Prezzi Oro: Attesa Ulteriore Debolezza Fino a 1984$, Livello di Verifica

I prezzi del future sull’oro, quotato in dollari al Comex, hanno attraversato una sessione di pesanti vendite scattate nel primo pomeriggio, subito dopo la pubblicazione dei dati USA. I valori avevano raggiunto stamane un picco relativo a 2047.3, da cui è cominciata la discesa sfociata finora sui minimi di quota 2002.8.

Quando sono le 20:16 di martedì 13 febbraio, il contratto Future Gold con scadenza 04/24 viene passato di mano a 2005.6 dollari, prossimo ai minimi di seduta, con un calo del -1.35% da ieri.

Il grafico a candele settimanali evidenzia come i valori si stiano portando pericolosamente in avvicinamento ai minimi raggiunti durante la settimana centrale di dicembre, a quota 1987.9. Allo stato attuale non sono evidenti indicazioni di esaurimento imminente della debolezza.

I Dati USA Deprimono Ancora L’Oro

L’oro ha raggiunto oggi i minimi degli ultimi tre mesi a seguito dell’uscita dei dati relativi all’inflazione negli USA, superiori alle aspettative. Si tratta di un elemento che rafforza la posizione dei falchi della FED, che desiderano mantenere elevati ancora più a lungo i tassi di interesse. 

L’indice dei prezzi al consumo per il mese di gennaio si è attestato al 3,1% su base annua, più alto rispetto al consensus che indicava un probabile 2,9% e più basso rispetto alla lettura di dicemnbre (3,4%). Anche l’indice “core” (esclusi alimentari ed energia) per gennaio è risultato più caldo del previsto, con un aumento del 3,9% su base annua. 

Subito dopo la diffusione del dato gli indici azionari hanno subito una forte pressione in vendita, mentre l’indice dollaro ha raggiunto il massimo a tre mesi. Anche i prezzi del petrolio greggio sono saliti, attestandosi sui $78,00 al barile. Il rendimento del titolo del Tesoro statunitense decennale è schizzato a 4,287%, molto più alto rispetto a quanto visto poco prima della pubblicazione del rapporto.

Quadro Tecnico per il Future Gold

Su grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti, possiamo localizzare la posizione delle resistenze che mantengono in vigore il segnale ribassista già attivo. Ricordiamo che, da una prospettiva tecnica, le resistenze sono i punti ove si suppone siano concentrati i venditori. Si tratta quindi di zone di probabile ripresa del ribasso in caso di recuperi del mercato.

La prima resistenza è posta a 2021.0/21.55 e la principale a 2033.4. Le aspettative sono di provvisorio riavvicinamento alla zona delle resistenze, seguito dalla ripresa del ribasso fino a 1984.0. Dal punto di vista della mera convenienza teorica tra rischio/beneficio, sarebbe preferibile intervenire short su questo mercato solo su nuovi test almeno della prima resistenza, in ogni caso da rilevazioni non inferiori a 2014.5. Lo scenario descritto necessiterebbe di una revisione solo in caso di rottura della resistenza principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 2033.4.

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