Gas naturale ancora in discesa, nonostante previsioni di caldo-record in Texas. Gli speculatori stanno probabilmente accumulando posizioni sulle debolezze.
I prezzi del gas naturale, quotato in dollari al Nymex, si avviano a chiudere la quarta sessione consecutiva in territorio negativo. Quando sono le 19:59 di lunedì 17 luglio, il contratto Future Natural Gas con scadenza ad agosto viene passato di mano a quota 2.517, in calo del -0.87% su base giornaliera.
Sta quindi proseguendo ancora la fase di debolezza in atto su questo mercato sin dal picco relativo del 27 giugno scorso, quando furono toccati i 2.895 dollari. L’arretramento che si è trascinato per le 20 giornate successive ha raggiunto ormai un’estensione complessiva del -14.20%.
La discesa registrata in questo avvio di settimana è stata in parte dovuta anche all’aumento della produzione unita alle previsioni per un clima meno caldo nelle prossime due settimane, parametri che hanno sorpreso gli operatori rispetto alle previsioni iniziali. Il clima generale negli USA dovrebbe tuttavia attestarsi su temperature superiori alla norma almeno fino all’inizio di agosto, soprattutto in Texas.
La domanda di energia elettrica in Texas probabilmente toccherà i massimi storici anche questa settimana, dato che le case e le aziende tengono i condizionatori accesi per sfuggire all’ondata di caldo brutale. Secondo l’Electric Reliability Council of Texas (ERCOT), l’operatore della rete elettrica dello Stato, fino al 2022 circa il 49% dell’energia elettrica dello Stato proveniva da impianti a gas, mentre la maggior parte del resto proveniva dall’eolico (22%) e dal carbone (16%).
Da rilevare che, sfruttando i prezzi scesi per la seconda settimana consecutiva, gli speculatori hanno aumentato le loro posizioni nette lunghe in futures e opzioni sul gas per la quinta settimana di fila, raggiungendo il massimo dall’aprile del 2022.
Su grafico a scansione intraday, con barre da 30 minuti, ci concentriamo sulla posizione delle resistenze che mantengono attivo il segnale ribassista già vigente. Si tratta di livelli tecnici che possiamo aggiornare, dopo l’oscillazione della prima parte della settimana, a 2.603 e 2.655/2.667.
Entrambe le resistenze costituiranno punti di probabile ripiegamento in caso di recuperi, soprattutto se fra stanotte e domani, martedì 18. Le aspettative sono di arretramento fino a 2.460. Se tale livello non si rivelasse sufficiente a contenere la pressione ribassista, dovremmo spostare l’attenzione sul punto di verifica immediatamente inferiore, sito a 2.410/417.
Lo scenario tecnico descritto sarà accantonato solo in caso di rottura della resistenza principale, mediante una chiusura su grafico a 30 minuti superiore a 2.667.
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Federico Dalla Bona è analista tecnico professionista dal 2002. Ha pubblicato centinaia di articoli sui maggiori portali web finanziari e fornito per oltre 15 anni contenuti in diretta TV su ClassCNBC. Figura tra gli autori di uno studio dell’Università di Pisa volto all’applicazione delle tecniche di intelligenza artificiale sui mercati finanziari. Dal 2016 dirige una società che si occupa di sviluppo di trading-systems e pubblicazioni web.