Previsioni Prezzo Petrolio Greggio e Gas Naturale: il WTI Ritraccia, Gas Nuovamente sui Minimi
L’ampio rialzo del prezzo del petrolio greggio WTI sopra la resistenza di 70 dollari non è durato a lungo: già nella giornata di ieri, prima della chiusura, il texano ha infatti ritracciato sotto i 70 dollari al barile.
Il gas naturale, invece, ha proseguito al rialzo fino al livello di 2,15 dollari, toccando ancora i minimi relativi.
Per entrambe le commodities, lo scenario tecnico rimane ancora instabile: mentre il petrolio greggio potrebbe ritornare sopra i 70 dollari (non senza ampi scossoni causati dalla volatilità emergente), il gas naturale si potrebbe mantenere stabile, ma il test del supporto a 2 dollari resta ancora possibile.
Precisamente, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna 69,7 dollari al barile, mentre il gas naturale passa di mano a 2,16 dollari.
Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI
Il prezzo del petrolio greggio WTI ha ritracciato a causa delle prevedibili prese di profitto dopo il primo rialzo netto sopra i 70 dollari. Lo scenario tecnico attuale resta però rialzista e mi attendo presto un altro tentativo di rottura della resistenza.
Per la chiusura weekly odierna, però, il prezzo potrebbe rimanere stabile tra i 68 e i 69,8 dollari al barile, in attesa di uno stimolo sufficiente a giustificare un nuovo test.
In caso di nuovo superamento della resistenza a 70 dollari, il target già citato nella scorsa analisi rimane valido: dopo il break-out, il prezzo del petrolio greggio WTI potrebbe proseguire al rialzo verso la resistenza intermedia di 72 dollari al barile e, nella migliore delle ipotesi per i traders bullish, fino al livello successivo di 73,5 dollari.
Di contro, un nuovo allontanamento dalla resistenza di 70 dollari potrebbe agevolare un proseguimento dei ritracciamenti fino al supporto principale di 68 dollari al barile. Un ritorno ai minimi settimanali di 65 dollari mi pare invece inverosimile.
Previsioni sul prezzo del gas naturale
Il gas naturale si mantiene piatto a differenza del petrolio greggio, ma il suo avvicinamento ai minimi relativi potrebbe agevolare una definitiva rottura dei supporti intermedi con un test diretto del livello di 2 dollari.
Proprio da questo valore di prezzo potrebbe partire l’eventuale rimbalzo, la cui ampiezza mi pare limitata alla resistenza di 3 dollari. Se dovessi sbagliarmi e se il gas naturale dovesse godere di una spinta rialzista più ampia, potremmo individuare target successivi a quota 3,5 e 3,8 dollari.