Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: WTI in Ripresa, Gas Ancora Verso i 3,2$

Il prezzo del petrolio greggio WTI, dopo un nuovo ribasso nella seconda metà della settimana, ha chiuso nuovamente in territorio positivo riportandosi sopra gli 80 dollari al barile. Il gas naturale, invece, ha segnato come ultima chiusura un ribasso su nuovi minimi relativi a 3,25 dollari.

Per il petrolio greggio WTI, l’ultima settimana di questo mese non dovrebbe presentare particolari sorprese. Le previsioni restano infatti per un mantenimento delle quotazioni nel territorio attuale, indicativamente nell’area tra i 77,5 e gli 82 dollari al barile.

Invece, il gas naturale potrebbe tentare la rottura del nuovo supporto con un’estensione del downtrend attuale anche fino al livello di 3 dollari. Da qui, non sarebbe da escludere un tentativo di rimbalzo limitato per estensione e durata.

Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna 81,3 dollari al barile, mentre il gas naturale passa di mano a 3,35 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Il prezzo del petrolio greggio WTI dovrà tentare ancora una volta di mantenersi sopra il livello di supporto di 80 dollari, per essere in grado di evitare nuovi ritracciamenti ed eventualmente continuare il suo allungo rialzista.

Come sopra accennato, ipotizzo che gran parte degli spostamenti di questa settimana possano concentrarsi nella banda di prezzo tra il supporto intermedio già testato di 77,5 dollari e la resistenza di 82 dollari. Eventuali rialzi sopra quest’ultimo livello potrebbero però preparare la strada all’assalto degli 85 dollari al barile.

Rialzi più ampi di così mi appaiono privi di fondamento, considerando l’impatto della pandemia di Covid in Cina, sul fronte della domanda domestica di petrolio greggio. Eventuali novità provenienti dall’OPEC+ potrebbero però rivoluzionare le previsioni fin qui esposte.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Per il gas naturale, invece, attenzione massima al supporto di 3 dollari che potrebbe presto entrare in fase di test.

Precisamente, sarebbe sufficiente un calo sotto il livello di chiusura weekly di 3,25 dollari per permettere al gas naturale di sfruttare un ultimo gap tecnico e raggiungere rapidamente i 3 dollari.

Da qui, si aprono due strade contrapposte, all’interno comunque di uno scenario ribassista di breve termine. La prima, e più ottimista, vede un possibile rimbalzo proprio sui 3 dollari, in grado di riportare il gas naturale al rialzo.

A mio modo di vedere, l’eventuale recupero non avrebbe però i presupposti per aprire una stagione di inversione di tendenza: non mi aspetto, insomma, un allungo oltre i 4 o 4,5 dollari al massimo.

Lo scenario più spiccatamente ribassista vedrebbe invece un nuovo break-out bearish in grado di confinare il gas naturale verso nuovi minimi da fine 2020 o inizio 2021.

Una terza ipotesi da non sottovalutare almeno in ottica settimanale è quella del rallentamento del downtrend proprio sui 3 dollari, dunque senza un test effettivo.

Considerando il carattere psicologico di questo supporto, gli operatori potrebbero infatti allentare la pressione ribassista sul gas naturale, in attesa di ulteriori market movers.

Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico. È inoltre possibile seguire la nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati sulle ultime notizie economiche e analisi tecniche.