Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: WTI Continua la Ripresa, Gas Inciampa Ancora

Il prezzo del petrolio greggio WTI è riuscito a infrangere la resistenza dei 68 dollari al barile e si muove adesso in chiaro territorio rialzista, su nuovi massimi settimanali. Il tentativo di ripresa si era esteso fino ai 68,5 dollari, ma i primi ritracciamenti hanno preso il sopravvento.

Il gas naturale, invece, dopo essere riuscito a riprendere quota ha nuovamente fatto marcia indietro. L’ultimo calo è stato sufficiente a superare nuovamente l’EMA a 200 giorni, riportando la commodity sul supporto di 3,3 dollari. Ulteriori ribassi potrebbero spingere il prezzo del gas naturale adesso tra i 3,30 e i 3,20 dollari.

Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna 68,23 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 3,299 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Il prezzo del petrolio greggio WTI passa di mano sopra la resistenza a 68 dollari al barile e, da questo momento in avanti, potrebbe tentare un consolidamento su questo supporto per scongiurare nuovi arretramenti.

Il mantenimento del supporto a 68 dollari sarebbe infatti fondamentale per permettere al petrolio greggio WTI di costruire un nuovo uptrend rivolto ai 70 dollari tondi. Su questo target si trova infatti l’obiettivo rialzista principale di breve termine.

Le resistenze intermedie più rilevanti si trovano a 68,8 e 69,5 dollari al barile e dopo questo secondo valore i traders rialzisti potrebbero iniziare ad attendersi un tentativo di accumulazione ponderato e duraturo. La resistenza a 70 dollari si dovrebbe rivelare infatti particolarmente coriacea.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Per il gas naturale, il calo sotto l’EMA a 200 giorni di 3,377 significa una chiara pressione ribassista, che potrebbe ora acuirsi dopo il test del supporto a 3,30 tondi.

Come sopra accennato, ulteriori ribassi potrebbero spingere la commodity fino al supporto intermedio successivo di 3,20 dollari. Su questa fascia di prezzo il gas naturale, in passato, è stato costretto a sostare a lungo in vista di nuovi stimoli. La creazione di una nuova fascia di stagnazione intorno ai 3,20 dollari rappresenta una delle principali minacce ribassiste che il gas naturale potrà evitare in caso di recupero.

Precisamente, sarebbe necessario almeno un ritorno sopra quota 3,40 dollari per lasciare alle spalle lo scenario più spiccatamente ribassista. Da qui, il gas naturale potrà estendere la ripresa fino ai 3,42/3,45 dollari e con l’obiettivo di raggiungere l’EMA a 50 giorni a 3,549 dollari.

Al momento della scrittura, non ritengo però plausibili rialzi tanto ampi in breve tempo.

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