Il prezzo del petrolio greggio WTI arretra, mentre il gas naturale si mantiene stabile e potrebbe avvicinarsi ai 2,5 dollari in questa chiusura weekly.
Il prezzo del petrolio greggio WTI ha ritracciato dopo aver raggiunto e superato i 74 dollari al barile, spostandosi verso il supporto intermedio di 72 dollari al barile e, in queste ore, persino oltre.
Il gas naturale, invece, continua a muoversi in fase laterale, ma ha preso nuovamente quota verso la resistenza principale di 2,5 dollari. Anche in questo caso, potremmo attenderci una battuta d’arresto o un repentino arretramento a causa dei realizzi.
Precisamente, oggi al momento della scrittura, il prezzo del petrolio greggio WTI segna esattamente 71,89 dollari, mentre il gas naturale passa di mano a 2,463 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI è scivolato sotto i 72 dollari e potrebbe continuare a muoversi al ribasso per ritornare ai minimi di ieri pomeriggio a 71,3 dollari e poi verso il supporto di 71 dollari.
Un proseguimento degli arretramenti permetterà al petrolio greggio di estendere i ribassi verso i 70 dollari al barile. Oltre questo valore, si potrà raggiungere l’effettiva inversione di tendenza, che riporterebbe il petrolio greggio all’interno di un canale più chiaramente ribassista.
I minimi relativi di 68 e 66,5 dollari al barile rappresenterebbero i target principali di breve termine.
Lo scenario opposto, quello rialzista, vede invece un ritorno sopra la resistenza di 72 dollari e un nuovo tentativo di recupero dei 74 dollari. L’obiettivo bullish di breve termine, che si trova a 75 dollari, non pare ancora agevolmente raggiungibile, considerando i movimenti delle ultime ore.
Il prezzo del gas naturale, a differenza del petrolio greggio, è riuscito a riprendere quota fino a riportarsi verso i 2,5 dollari. Ormai, lo stacco è particolarmente breve e il prezzo del gas naturale potrebbe riuscire a testare questa resistenza già in queste ore.
In tal senso, una chiusura weekly sopra i 2,5 dollari potrebbe garantire al gas naturale di ripartire la settimana prossima verso l’obiettivo tondo di 3 dollari.
Nel caso in cui il gas naturale non dovesse riuscire a riportarsi sopra i 2,5 dollari, la commodity potrebbe arretrare verso i 2,3 e i 2,2 dollari.
Ritornando entro questi due valori, il gas naturale finirebbe per annullare integralmente gli ultimi recuperi, ritornando nell’area laterale tra i 2 e i 2,2 dollari.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.