Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: Supporti a Rischio Rottura, Presto WTI sotto i 65$?

Il prezzo del petrolio greggio WTI riapre la settimana dei mercati intorno ai suoi minimi relativi, poco sopra il supporto già testato di 65 dollari al barile. Il trend di breve termine si conferma ribassista e non intravedo possibilità di ampi rimbalzi nel corso di questa settimana.

Anche il gas naturale ha perso ulteriormente quota, riportandosi fin sotto il supporto principale di 2,5 dollari e verso i minimi relativi toccati già il mese scorso, a fine Febbraio. Ulteriori allontanamenti dal baricentro di 2,5 dollari potrebbero avvicinare la commodity ai target intermedi di 2,25 e 2,2 dollari.

Sia per il petrolio greggio WTI che per il gas naturale, dunque, il quadro tecnico pare solidamente ribassista e le inversioni di tendenza appaiono inverosimili. Attenzione al test dei relativi supporti già in giornata.

Intanto, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna 65,4 dollari al barile, mentre il gas naturale passa di mano a 2,34 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Il prezzo del petrolio greggio WTI riparte in forte ribasso sotto i 70 dollari al barile e potrebbe proseguire in questo trend verso un nuovo test del supporto di 65 dollari al barile (precisamente, i recentissimi minimi da oltre un anno si trovano a quota 65,35 dollari al barile).

In caso di rottura di questo supporto, potremmo attenderci un break-out ribassista in grado di spingere il petrolio greggio WTI verso un ulteriore scalino a quota 62 dollari, sfruttando un gap tecnico non indifferente. Da qui, il downtrend potrebbe poi proseguire con un test dei 60 dollari.

A orizzonte settimanale e mensile, non mi attendo ribassi più ampi di così, ma il semplice calo sotto i 65 dollari potrebbe già limitare le prospettive di ripresa.

Al contrario, se l’apertura settimanale di oggi dovesse concretizzarsi in un rimbalzo verso i 70 dollari, potremmo attenderci un serio tentativo di ripresa indirizzato verso il target di 72/72,5 dollari, ai valori immediatamente precedenti all’ultimo crollo del 15 Marzo.

Da qui, in caso di estensione, potrebbe scaturire un consolidamento volto a sostenere i supporti dai contraccolpi causati dalle ondate di realizzi.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Similmente, per il gas naturale sarà fondamentale la reazione del mercato all’eventuale test dei supporti di 2,2 e 2,25 dollari. Un calo verso questi target aprirebbe probabilmente le porte a un ribasso più ampio, da individuare sul supporto principale e psicologico di 2 dollari.

Non ritengo possibile una rottura di questo target nel brevissimo e breve termine, ma la pressione ribassista potrebbe aprire una fase di accumulazione molto pericolosa per i traders bullish.

Da questo livello tecnico, ma anche dal supporto attuale a 2,3$, potremmo attenderci invece un lesto rimbalzo in grado di riportare le quotazioni del gas naturale almeno oltre il baricentro di 2,5 dollari.

Si tratterebbe, certo, di un recupero solo marginale, ma quantomeno sufficiente a scongiurare ulteriori downtrend. Dall’area dei 2,5 dollari, l’obiettivo rialzista sarebbe poi quello del ritorno al livello di resistenza principale di 2,8 dollari, sui valori precedenti all’ultimo crollo.

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