Il prezzo del petrolio greggio WTI passa di mano ancora in fase di recupero, ma sotto i 62$. Il gas naturale ha invece perso quota dopo il test dei 3,8$.
Il prezzo del petrolio greggio WTI passa di mano sopra la resistenza intermedia di 61,8 dollari la barile e potrebbe avvicinarsi sempre più al target successivo di 62 dollari al barile, già in giornata.
La ripresa è ancora cauta e limitata, ma pare poter proseguire in vista di un sentiment più favorevole del mercato dopo la de-escalation sui dazi tra USA e Cina.
Invece, il gas naturale ha ceduto parte dei rialzi delle ultime giornate, mantenendosi comunque sui 3,7 dollari. Il rialzo settimanale rimane ancora particolarmente efficace (+6%), ma sull’obiettivo a 3,8 dollari stiamo riscontrando una forte pressione di vendita.
Precisamente, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna 61,89 dollari al barile e il gas naturale passa di mano a 3,704 dollari.
Il prezzo del petrolio greggio WTI continua a muoversi in fase di recupero nella giornata odierna, sul test dei 62 dollari al barile.
Un superamento di questa resistenza intermedia rappresenterebbe il primo passo per il ritorno sulla resistenza successiva di 63,5 dollari al barile. A conferma dell’uptrend in corso, già nella giornata odierna il petrolio texano potrebbe estendere i suoi rialzi fino ai target di 62,20 e 62,40 dollari.
Se il prezzo dovesse continuare a stabilizzarsi poco al di sotto degli attuali 62 dollari, ciò potrebbe indicare una mancanza di slancio rialzista oltre la resistenza intermedia, aumentando il rischio di nuove correzioni dovute alle prese di profitto. Il principale livello di supporto rimane saldamente a 60 dollari, con ulteriori soglie rilevanti a 59,2 e 57,5 dollari.
Il gas naturale riparte esattamente dai valori del 9 Maggio, dopo aver interrotto il rally rialzista in seguito al test dei 3,8 dollari.
Lo scenario rimane chiaramente rialzista per i futures e nuovi test della resistenza potrebbero susseguirsi già nel corso di questa settimana. Per intanto, dal target attuale di 3,7 dollari tondi, il prezzo del gas naturale potrebbe estendersi ancora al rialzo fino a riconquistare i 3,733 e i 3,75 dollari.
Questi due livelli tecnici appena citati coincidono, rispettivamente, con la media mobile semplice a 100 e a 50 giorni. Il loro superamento potrebbe garantire la spinta necessaria per tentare una nuova accumulazione appena sotto i 3,8 dollari.
In caso di ulteriori ritracciamenti (legati o meno al test dei 3,8$), il gas naturale potrebbe però scivolare fin sotto i 3,7 dollari ed estendere le perdite sui supporti successivi. In tal senso, fissiamo a 3,685 e 3,604 i supporti intermedi successivi.
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Alberto Ferrante è un editorialista finanziario specializzato in mercati valutari, materie prime e criptovalute. Dopo aver completato gli studi in economia, ha iniziato a scrivere per diverse testate, approfondendo temi legati ai mercati internazionali. Dal 2018 collabora con FX Empire, inizialmente curando una rubrica sulle analisi premarket in Europa. Nel tempo, il suo focus si è ampliato all’analisi tecnica dei principali asset finanziari, con particolare attenzione alle dinamiche dei cambi valutari, delle materie prime e delle criptovalute.Come Managing Editor di FX Empire Italia, monitora da vicino l’evoluzione dei mercati, combinando un approccio tecnico con l’analisi macroeconomica per offrire agli investitori una visione chiara e approfondita delle tendenze globali.