Previsioni Prezzo Petrolio e Gas Naturale: Continua il Trend Laterale per le Due Commodities

Il prezzo del petrolio greggio WTI viene scambiato ancora in fase laterale, non essendo riuscito a superare stabilmente i 72 dollari al barile, pur mantenendosi a distanza di sicurezza dal supporto tondo di 70 dollari.

Il gas naturale, invece, si è mantenuto a fatica sul pivot di 2,25$, che segna l’effettivo spartiacque tra lo scenario più spiccatamente ribassista (con accumulazione sul supporto a 2 dollari) e quello moderatamente rialzista (volto al raggiungimento, innanzitutto, di 2,5$).

Precisamente, oggi al momento della scrittura, il petrolio greggio WTI segna 71,3 dollari al barile, mentre il gas naturale passa di mano a 2,252 dollari.

Previsioni sul prezzo del petrolio greggio WTI

Il petrolio greggio WTI riprende da dove l’abbiamo lasciato ieri e in apertura settimanale, in una fase laterale con discreta volatilità ma relativamente stabile. In assenza di particolari stimoli provenienti dal mercato (dopo l’estensione dei tagli alla produzione dell’OPEC fino al 2024) mi attendo un proseguimento del trend laterale tra i 70 e i 73,5 dollari al barile, con baricentro sul livello di 72 dollari.

Forti e inattesi rialzi potrebbero infrangere la resistenza a 73,5 dollari e favorire il ritorno verso la resistenza intermedia principale di 75 dollari al barile. Quanto al target di 80 dollari, per il momento non intravedo possibilità di ampio rally verso questo valore; nonostante ciò, in caso di uptrend, monitoreremo la resistenza intermedia di 77,5 dollari che pare relativamente agevole da approcciare.

Lo scenario ribassista partirebbe invece da un calo sotto i 70 dollari (limite inferiore dell’area laterale impostata in questi giorni) e permetterebbe al petrolio greggio di ritestare i minimi relativi sotto i 68 dollari al barile, già toccati nella scorsa settimana.

Previsioni sul prezzo del gas naturale

Per il prezzo del gas naturale, il livello da monitorare è proprio quello attuale di 2,25 dollari, che necessita una stabilizzazione.

Le speranze dei traders rialzisti devono partire infatti da un consolidamento intorno a questo valore, per evitare nuovi scossoni al ribasso, per poi puntare verso il raggiungimento delle resistenze intermedie a 2,3 e 2,4 dollari.

L’uptrend assumerebbe contorni più netti solo in caso di effettivo superamento, del target di 2,5 dollari, da cui, nel corso dell’ultimo uptrend, ha iniziato a intensificarsi la pressione ribassista.

Un ritorno  sotto il pivot di 2,25 dollari comporterebbe invece con tutta probabilità un arretramento oltre il livello di 2,2 dollari e, da lì, un proseguimento del downtrend.

Come più volte ribadito, il supporto chiave a 2 dollari si mantiene solido, ma la conseguenza naturale dei ribassi potrebbe essere un nuovo test tramite accumulazione al ribasso.

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