Il prezzo dell’Oro fatica a consolidare il rimbalzo notturno dal minimo di una settimana, con gli operatori che scelgono di attendere l'esito della riunione di due giorni del FOMC sulla politica monetaria.
Il prezzo dell’Oro continua a muoversi in un corridoio di consolidamento nella prima parte della sessione europea, restando appena al di sotto del massimo settimanale registrato nella notte di oggi. L’atteggiamento degli operatori è chiaramente improntato alla cautela: i rialzisti preferiscono restare in disparte in attesa della riunione del FOMC che si concluderà nelle prossime ore. Il vero catalizzatore sarà il quadro aggiornato delle proiezioni economiche e, soprattutto, il discorso del presidente Jerome Powell, che offrirà nuovi elementi per valutare il percorso dei futuri tagli dei tassi.
Per il metallo giallo, l’esito del meeting potrà segnare la direzione di breve periodo. Un tono più accomodante favorirebbe ulteriore debolezza del dollaro statunitense e, con essa, un nuovo impulso rialzista per il prezzo dell’Oro; al contrario, qualsiasi segnale prudente o meno da colomba potrebbe rallentare l’avanzata della commodity. Nel frattempo, il prezzo dell’Oro resta sostenuto da un contesto macroeconomico incerto e da un dollaro statunitense che fatica a consolidare i recenti rimbalzi.
L’attuale fase laterale, iniziata a inizio mese, suggerisce che il mercato è in attesa di un vero catalizzatore: il movimento attuale del metallo giallo non indica né distribuzione né accumulo aggressivi, ma un equilibrio fragile destinato a rompersi con il primo segnale chiaro proveniente dalla Banca Centrale statunitense.
Gli operatori continuano a stimare con elevata probabilità, circa il 90% secondo lo strumento FedWatch, che la Federal Reserve procederà con un taglio di 25 punti base già nella riunione odierna. Nonostante l’inflazione PCE di settembre abbia confermato una crescita ancora superiore al target del 2%, la FED ritiene che il raffreddamento dell’economia, la moderazione della crescita salariale e un mercato del lavoro meno brillante contribuiranno a ridurre la pressione sui prezzi nei prossimi mesi.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 4.203,98 $, in rialzo settimanale dello 0,13% ma da inizio mese in una fase laterale intorno al livello chiave dei 4.200 $. Una ripresa della tendenza rialzista verrebbe vista solamente a seguito di una decisa chiusura sopra i 4.240 $, che permetterà al metallo giallo di raggiungere la zona dei massimi storici tra i 4.300 $ e i 4.360 $.
Viceversa, una chiusura sotto i 4.160 $ potrebbe spingere gli orsi ad aumentare la loro pressione, portando il prezzo dell’Oro prima in zona 4.000 $ (livello psicologico) e successivamente verso il livello chiave die 3.900 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.