Lunedì il prezzo dell'Oro raggiunge il massimo delle sei settimane, anche se non ha ricevuto forti acquisti di follow-through.
Il prezzo dell’Oro mantiene un’impostazione solida nella prima metà della sessione europea di lunedì, oscillando sopra i 4.200 $ e rimanendo vicino ai livelli più alti raggiunti lo scorso 21 ottobre. La dinamica riflette un contesto in cui gli operatori continuano a incrementare le scommesse su un ulteriore taglio dei tassi da parte della Federal Reserve già nella riunione di dicembre, dopo una serie di dichiarazioni chiaramente accomodanti da parte di vari membri del board.
Le prospettive di una politica monetaria più morbida hanno indebolito il dollaro statunitense, sceso ai minimi delle ultime due settimane, creando condizioni favorevoli per il metallo giallo, tradizionalmente sensibile all’andamento dei rendimenti reali.
Accanto alla pressione esercitata sul biglietto verde, il clima di incertezza geopolitica continua a sostenere la domanda difensiva. L’escalation del conflitto tra Russia e Ucraina, con nuovi attacchi e tensioni diplomatiche, mantiene elevato il ricorso agli asset rifugio. Allo stesso tempo, il sentiment generale dei mercati rimane prudente; nonostante la spinta rialzista vista nelle ultime sedute, i compratori evitano movimenti aggressivi in attesa dei principali dati macroeconomici della settimana, a partire dall’indice ISM manifatturiero previsto per oggi.
Questa prudenza spiega la mancanza di follow-through sopra i massimi recenti, con il prezzo dell’Oro che continua a consolidare piuttosto che accelerare. Il quadro fondamentale, tuttavia, resta costruttivo: la prospettiva di tassi più bassi, combinata con un dollaro USA indebolito e un contesto geopolitico instabile, suggerisce che la traiettoria di breve termine continui a favorire ulteriori rialzi, anche se scanditi da fasi di pausa tecnica.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro quota 4.253,47 $, in rialzo dello 0,87% ed in pieno momentum rialzista dopo il break-out LONG del livello chiave dei 4.200 $. Un consolidamento confermato sopra i 4.200 $ darebbe il via a probabile raggiungimento prima del livello chiave dei 4.300 $ e successivamente del massimo storico a 4.381,44 $.
Un ritorno della pressione ribassista verrebbe visto solo a seguito di una netta chiusura sotto i 4.200 $, con gli orsi che metteranno nel mirino prima il supporto chiave die 4.100 $ e successivamente il livello psicologico dei 4.000 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.