Il Petrolio WTI rimane sostanzialmente invariato sotto i 66 $, mentre l'UE ha approvato sanzioni sulle esportazioni di energia russa.
Il prezzo del Petrolio WTI è rimasto stabile a circa 65,70 $ durante la sessione europea di martedì. Nonostante l’approvazione delle nuove sanzioni imposte dall’Unione Europea alla Russia, il mercato dell’Oro nero non ha mostrato segni di un forte rialzo. Le sanzioni sono state in risposta alla guerra in corso tra la Russia e l’Ucraina, con il nuovo tetto massimo di prezzo per le esportazioni di petrolio dalla Russia fissato a circa 47,60 dollari al barile, il che rappresenta una riduzione del 15% rispetto all’attuale prezzo medio.
L’impatto delle sanzioni imposte all’energia russa potrebbe spingere il prezzo del Petrolio WTI verso l’alto, poiché le restrizioni sulle esportazioni russe potrebbero ridurre l’offerta di greggio sul mercato globale. Sebbene il mercato stia cercando di reagire positivamente a questi sviluppi, la mancanza di una chiara direzione al rialzo potrebbe essere legata ad altri fattori macroeconomici, tra cui l’incertezza sulle future politiche economiche globali.
L’Oro nero potrebbe comunque guadagnare slancio se le sanzioni si dimostrano efficaci nel ridurre l’afflusso di petrolio russo, aumentando la pressione sulla domanda di altri fornitori. In particolare, la domanda di greggio potrebbe rimanere solida, supportata da una ripresa economica nelle economie occidentali e dalla crescita dei consumi di energia a livello globale.
Nonostante il supporto proveniente dalle sanzioni, l’incertezza che circonda i negoziati commerciali tra gli Stati Uniti e i suoi principali partner, inclusi l’Unione Europea e la Cina, sta limitando il rialzo del Petrolio WTI. La scadenza del 1° agosto per gli accordi commerciali potrebbe avere un impatto negativo sulle aspettative economiche, e quindi sulla domanda di petrolio, ma le dichiarazioni aggressive del presidente Trump sui dazi e le tariffe stanno mettendo sotto pressione i mercati, indebolendo il sentimento positivo e limitando l’effetto positivo delle sanzioni.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 65,70 $, in ribasso settimanale del 2,44% ma in fase di recupero dopo il “tocco” del livello annuale dei 65,29 $ che sta aiutando i tori a gettare le basi per un’inversione di tendenza di breve termine. L’ultimo importante input prima di andare al rialzo è una chiusura sopra ii livello chiave dei 66 $, che spingerebbe il Petrolio WTI a raggiungere prima il livello chiave dei 67 $ e successivamente il livello annuale dei 68,20 $.
Tuttavia, una chiusura al di sotto del livello annuale dei 65,29 $ permetterebbe agli orsi di aumentare la loro pressione sulla commodity, con il supporto chiave dei 64 $ a fungere da target SHORT principale, il cui superamento aprirebbe le porte per una forte estensione al ribasso con il livello annuale dei 62,38 $ come successivo obiettivo.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.