Il Petrolio WTI torna sopra i 60 $ al barile, in un contesto di mercato più positivo e con gli attacchi ucraini alle raffinerie di petrolio russe che hanno attenuato le preoccupazioni relative a un eccesso di offerta.
Il prezzo del Petrolio WTI torna a scambiare sopra la soglia dei 60 $ al barile nella seduta di giovedì, interrompendo una fase discendente durata tre giorni e recuperando una piccola parte delle perdite accumulate dalla fine di ottobre. Il rimbalzo, tuttavia, si inserisce ancora in un contesto di elevata incertezza, con il prezzo del greggio ben distante dai massimi sopra i 62 $ registrati poche settimane fa.
A sostenere il tentativo di recupero dell’Oro nero è un lieve miglioramento del sentiment di mercato, dopo giorni dominati dall’avversione al rischio. La pausa nelle vendite su azioni e obbligazioni globali ha contribuito a far ripartire alcuni flussi verso le materie prime, in particolare verso il Petrolio WTI, che restava schiacciato dalle preoccupazioni per un possibile eccesso di offerta.
Un ulteriore elemento di sostegno arriva dal fronte geopolitico: secondo fonti ucraine, l’esercito avrebbe intensificato gli attacchi contro le infrastrutture energetiche russe, con nuovi raid che avrebbero colpito la raffineria di Volgograd e, nei giorni precedenti, un impianto a Saratov. L’eventuale interruzione di flussi energetici russi potrebbe riaccendere la componente rischio di offerta nei mercati, attenuando temporaneamente lo scenario ribassista che aveva dominato le ultime sedute.
Nonostante il rimbalzo, i fondamentali restano deboli. I dati settimanali della EIA hanno sorpreso negativamente i mercati, mostrando un aumento delle scorte di greggio statunitense pari a 5,20 milioni di barili, ben oltre le attese di +1,8 milioni. Il dato alimenta il timore che la domanda reale stia rallentando in modo più significativo del previsto, in un contesto di crescita globale fragile e segnali di raffreddamento economico in Stati Uniti, Europa e Cina.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 60,09 $, in rialzo dello 0,82% ed in pieno tentativo di pullback sopra il livello annuale dei 60,01 $. Un pullback confermato permetterebbe ai tori di avere ulteriore forza per pressare ulteriormente il Petrolio WTI e raggiungere l’obiettivo principale rappresentato dal livello annuale dei 62,38 $.
Viceversa, un reingresso degli orsi verrebbe visto a seguito di un falso pullback LONG, con l’Oro nero che a quel punto potrebbe raggiungere dapprima i 58,50 $, unico grosso ostacolo prima di raggiungere il livello annuale dei 56,75 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.