Il Petrolio WTI scende mentre riemergono i timori di un eccesso di offerta in seguito a un rapporto che prevede un sostanziale surplus di mercato fino al 2026.
Il prezzo del Petrolio WTI interrompe il rally di tre giorni e si porta in area 59,50–59,75 $ al barile durante la sessione europea di martedì. L’arretramento riflette un ritorno delle preoccupazioni sull’eccesso di offerta globale, dopo nuove analisi che delineano un mercato destinato a rimanere in surplus almeno fino al 2026. Le pressioni ribassiste si riaffacciano, ma al tempo stesso non mancano elementi geopolitici e regolamentari che potrebbero limitare la profondità della discesa nel breve periodo.
A innescare il movimento correttivo sull’Oro nero è stato un recente report, secondo il quale il mercato del greggio potrebbe trovarsi in eccedenza per almeno due anni. A confermare questo scenario è arrivata anche Goldman Sachs, che ha stimato un possibile surplus di circa 2 milioni di barili al giorno, alimentato principalmente dall’aumento della produzione sia da parte dei paesi OPEC che dei produttori indipendenti. Il ritmo di crescita della domanda, invece, appare in rallentamento. Ciò alimenta ulteriormente l’idea di un mercato sbilanciato sul lato dell’offerta, condizione che storicamente tende a mettere sotto pressione il Petrolio WTI.
In parallelo, l’OPEC ha confermato un aumento della produzione di 137.000 barili al giorno per dicembre, in continuità con i precedenti aumenti di ottobre e novembre. L’organizzazione ha però deciso di sospendere ulteriori incrementi nel primo trimestre del 2025, scelta che mostra una certa prudenza ma non sufficiente a rassicurare completamente i mercati.
A contribuire al recente indebolimento dell’Oro nero ci sono anche gli sviluppi in Russia: il porto di Novorossijsk ha ripreso le operazioni dopo una chiusura temporanea dovuta a un attacco ucraino.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 59,73 $, in ribasso settimanale dello 0,60% ed in procinto di non confermare il break-out LONG del livello annuale dei 60,01 $. Se la sessione odierna porterebbe ad una decisa chiusura sotto i 59,50 $, probabilmente gli orsi spingeranno il Petrolio WTI a raggiungere il livello annuale dei 56,75 $, il cui superamento porterebbe alla formazione di nuovi minimi annuali, con il livello annuale dei 54,11 $ a fungere da obiettivo di medio termine.
Viceversa, una chiusura al di sopra del livello annuale dei 60,01 $ porterebbe i tori ad aumentare la loro pressione, al fine di spingere l’Oro nero a raggiungere prima la resistenza dei 61,50 $ e successivamente il livello annuale dei 62,38 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.