Continua la corsa ribassista del Petrolio WTI dopo le rinnovate preoccupazioni sull’offerta e le incertezze del quadro macroeconomico mondiale per tutto il 2024.
Il Petrolio WTI sembra attraversare attualmente una fase difficile a causa dell’incertezza sul quadro economico globale nel 2024, con i disaccordi tra i membri dell’OPEC al recente incontro che danno un’idea che ulteriori tagli potrebbero essere difficili da ottenere da parte del gruppo in caso di debolezza della domanda e rallentamento globale, il quale rappresenta il più grande ostacolo alla crescita della quotazione dell’Oro nero.
Una situazione che ha mantenuto il prezzo del Petrolio WTI sotto controllo, con i rialzisti che sono apparsi leggermente titubanti nonostante il calo di oltre 23 $ rispetto all’ultimo massimo a 94,99 $. Proprio nella giornata di ieri Citi Bank ha dichiarato di ritenere che l’OPEC sarà in grado di stabilizzare l’Oro nero tra i 70-80 $ nel 2024, ma che ciò richiederebbe un’estensione dei tagli recentemente annunciati. Si tratta in un certo senso di un’arma a doppio taglio, con i membri dell’OPEC che vedono le proprie entrate ridotte e volumi più bassi, ma è probabile che la situazione possa peggiorare senza i tagli.
Raramente i grandi gestori di portafoglio siano stati così ribassisti sull’Oro nero, con gli statunitensi in testa. Gli hedge fund e altri gestori finanziari hanno venduto l’equivalente di 58 milioni di barili nei sei più importanti contratti futures e opzioni sul Petrolio WTI fino al 5 dicembre.
Il rapporto Reuters ha rivelato che i fondi avevano ridotto le loro posizioni nette a meno di 48 milioni barili, tra i livelli più bassi dell’ultimo decennio.
Potrebbe valere la pena prestare attenzione d’ora in avanti poiché la maggior parte dei fondi ritiene che i prezzi scenderanno ulteriormente.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 69,34 $, in ribasso settimanale del 2,91% ed in piena continuazione del movimento ribassista che potrebbe vedere un aumento delle posizioni degli orsi nel momento in cui il livello annuale dei 70,10 $ venisse effettivamente violato.
Infatti, una chiusura settimanale sotto i 70,10 $ confermerebbe ancora di più il momentum ribassista, con gli orsi che vedranno sempre più vicino il raggiungimento dell’obiettivo minimo rappresentato dal minimo annuale a 63,61 $, ultimo ostacolo prima del livello annuale dei 62,39 $. Viceversa, una falsa rottura settimanale dei 70,10 $ potrebbe portare i tori a considerare di iniziare una correzione, volta a far sbollire i ribassisti, e cercare al tempo stesso di raggiungere almeno la resistenza chiave dei 75 $, base di partenza per raggiungere il livello annuale dei 77,81 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.