Petrolio WTI in caduta libera, riuscendo a sfondare il muro del livello psicologico dei 70 $ e con le prospettive tecniche che rimangono ribassiste, per ora.
Continua la discesa del prezzo del Petrolio WTI, aggiornando anche il minimo plurimese toccato l’ultima volta a fine giugno. La recente svendita dell’Oro nero non è stata guidata da un singolo catalizzatore ma piuttosto dalla convergenza di molteplici fattori. Innanzitutto, gli investitori sono rimasti costernati dai tagli all’offerta dell’OPEC annunciati a fine novembre perché saranno volontari anziché obbligatori, il che potrebbe potenzialmente consentire ai membri di eludere le riduzioni impegnate individualmente.
Anche la crescita deludente della Cina, unita alla produzione record di greggio da parte degli Stati Uniti in un momento di rallentamento dell’attività economica, ha creato un ambiente ostile per il Petrolio WTI. L’aumento delle scorte statunitensi oltre la norma stagionale nelle ultime settimane ha rafforzato la convinzione che sia in atto la distruzione della domanda, pesando ulteriormente sul sentiment dell’Oro nero.
Dal punto di vista strettamente fondamentale, il percorso dell’Oro nero dipenderà probabilmente dalla salute dell’economia statunitense. Detto ciò, se le informazioni in arrivo confermeranno le ipotesi che una recessione potrebbe emergere presto, la quotazione potrebbe rimanere depressa e addirittura vedere una ulteriore discesa.
A rafforzare le aspettative ribassiste vi è anche il consueto report settimanale Commitments of Traders (COT) della Commodity Futures Trading Commission (CFTC), il quale, si ricorda, fornisce un’analisi dettagliata delle posizioni nette degli istituzionali nei confronti di un determinato asset (in questo caso il Petrolio WTI) sui mercati dei futures.
Rispetto alla settimana precedente, le posizioni nette a favore dell’Oro nero sono passate dai 207,3K agli attuali 183,2K. Una diminuzione di oltre l’11%.
Si ricorda che il report Commitments of Traders è considerato un indicatore per l’analisi del sentiment dei mercati e molti trader lo utilizzano per capire come si posizionano gli istituzionali, adeguandosi di conseguenza.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 70,313 $, in ribasso settimanale del 5,70% ed in pieno movimento ribassista col chiaro intento di chiudere la settimana sotto il livello psicologico dei 70 $, che aprirebbe uno scenario fortemente più negativo.
Quindi, una chiusura settimanale sotto i 70 $ darebbe il via ad un’accelerazione ribassista che avrà come obiettivi prima il minimo annuale sui 63,61 $ e successivamente il livello annuale dei 62,39 $. Viceversa, solo una chiusura sopra i 71,70 $ potrebbe riaccendere l’interesse dei tori, i quali metteranno nel mirino l’obiettivo di breve termine dei 74,50 $, punto di inizio per un raggiungimento del livello annuale dei 77,81 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.