Il Petrolio WTI vira di nuovo al ribasso dopo che l’OPEC ha preso le distanze dalla richiesta dell’Iran riguardo ad un embargo che ha fatto anche salire provvisoriamente la quotazione.
Il mercato petrolifero è un’entità molto complessa, fortemente influenzata da eventi geopolitici e politiche economiche. I recenti sviluppi in Medio Oriente lo hanno dimostrato ancora una volta, con un impatto significativo sull’industria petrolifera e sul prezzo del Petrolio WTI. Uno di questi sviluppi è stato l’escalation delle tensioni tra Iran e Israele, caratterizzata dalla richiesta dell’Iran di un embargo petrolifero contro Israele, in risposta a un controverso attentato che ha coinvolto un ospedale.
L’Iran è un attore importante nel mercato petrolifero grazie alle sue vaste riserve e alla posizione strategica. La richiesta del Paese di imporre un embargo petrolifero a Israele non sorprende e poteva avere conseguenze per il mercato nel suo insieme a causa della riduzione dell’offerta globale, portando ad un rialzo dell’Oro nero.
Come anticipato, l’embargo, se attuato, influenzerebbe il prezzo globale dell’Oro nero. Ad esempio, durante la crisi petrolifera del 1973, un embargo portato avanti dai membri arabi dell’OPEC portò a quadruplicare la quotazione del Petrolio WTI. Comunque, l’ipotetico embargo contro Israele sembra essere più mirato rispetto a quello del 1973 che comprendeva Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Giappone e Paesi Bassi, embargo che ha avuto un impatto maggiore.
L’OPEC ha confermato che non ha la minima intenzione di fissare una riunione di emergenza dopo la richiesta di embargo dell’Iran. Questa risposta dell’OPEC ha dissipato i timori di un rapido aumento del prezzo del greggio, facendo virare al ribasso il Petrolio WTI che ora vede più vicino i minimi di venerdì.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 88,21 $, in ribasso dell’1,74% ed in procinto di iniziare un nuovo movimento ribassista dopo il rifiuto degli orsi di farsi sopraffare nei pressi della zona 88/90 $. Un giovedì molto importante quindi, che potrebbe determinare il futuro andamento di breve/medio termine dell’Oro nero.
Infatti, una chiusura giornaliera sotto gli 88 $ aumenterebbe esponenzialmente le probabilità che inizi un nuovo movimento ribassista che avrà due obiettivi ben definiti: il livello annuale degli 84,10 $ e il livello chiave degli 82 $. Viceversa, una chiusura sopra gli 89 $ potrebbe portare il Petrolio WTI a raggiungere definitivamente i 90 $ di quotazione e successivamente tentare un allungo per raggiungere il livello annuale dei 92,76 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.