Settimana particolare quella in corso per il Petrolio WTI, il quale ha registrato un gap rialzista che ha fatto apprezzare la commodity anche di oltre il 4%.
Il prezzo del Petrolio WTI è salito in maniera decisa fin dall’apertura di lunedì, chiudendo la prima seduta settimana in rialzo con un deciso +4,35%, segnando la migliore performance giornaliera da inizio aprile. Ciò ha fatto seguito agli sviluppi dell’ultimo fine settimana in cui Hamas ha attaccato Israele, aumentando i problemi di interruzione delle forniture. Secondo diversi analisti, questa situazione “minaccia di coinvolgere sia gli Stati Uniti che l’Iran”. Quest’ultimo ha recentemente contribuito all’offerta extra quest’anno.
In risposta, i trader non istituzionali hanno aumentato la propria esposizione sul Petrolio WTI ancora di più al rialzo. Ciò può essere visto l’indicatore del Sentiment dei clienti retail, indicatore che spesso funziona come indicatore contrarian. Tenendo questo fattore, mentre i timori di un’interruzione dell’offerta possono offrire supporto nel breve termine, le scommesse al dettaglio sempre più rialziste potrebbero fungere da prospettiva ribassista per l’Oro nero.
L’OPEC nell’ultima riunione ha rivisto al rialzo le sue previsioni sulla domanda a medio e lungo termine in una prospettiva annuale. L’Organizzazione ha affermato che potrebbero essere necessari circa 14 trilioni di dollari di investimenti per soddisfare la domanda e ha confermato di vedere la domanda andare più in alto di quanto percepito prima della pandemia. Il cartello ha inoltre ribadito la propria convinzione che l’Oro nero avrà un ruolo determinante nella transizione energetica.
Dal punto di vista dei dati COT, si sottolinea un’importante aggiornamento per il consueto report settimanale della Commodity Futures Trading Commission (CFTC). Infatti, si registra la prima diminuzione delle posizioni nette degli istituzionali rispetto la settimana precedente, passando dai 350,1K agli attuali 349,6K.
Al momento della scrittura il prezzo dell’Oro nero quota 85,39 $, in rialzo del 2,80%, con una gap up non ancora colmato e con un livello annuale (84,10 $) che è stato praticamente saltato. È un’anomalia che dovrebbe generalmente rientrare in poco tempo.
Pertanto, a questa condizioni, probabilmente il Petrolio WTI a breve dovrebbe riprendere la tendenza ribassista di breve termine, quindi superare agilmente il livello annuale degli 84,10 $ e cercare subito dopo di raggiungere il successivo obiettivo rappresentato dal livello annuale dei 77,81 $. D’altro canto, i tori dell’Oro nero potrebbero continuare a sfruttare il momento a favore con il chiaro obiettivo di raggiungere almeno il livello psicologico dei 90 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.