L'Argento si muove lateralmente sopra i 30 $, con gli investitori concentrati sulla cerimonia di insediamento di Trump di oggi pomeriggio.
Il prezzo dell’Argento si sta muovendo in territorio negativo, appena sopra i 30 $, mentre gli investitori concentrano la loro attenzione sul prossimo insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump. Il suo giuramento, che avverrà oggi nel tardo pomeriggio, potrebbe avere implicazioni significative sui mercati, inclusi quelli delle materie prime come il metallo prezioso.
Il future del dollaro americano (indice DXY) ha mostrato un lieve indebolimento, scendendo a circa 109,00. Tuttavia, i rendimenti obbligazionari degli Stati Uniti a 10 anni sono saliti ad oltre il 4,60%, segnando un aumento che sta influenzando negativamente l’Argento. I tassi di interesse più elevati aumentano il costo opportunità di detenere un investimento in metalli non redditizi come l’Argento, riducendo l’appeal del metallo per gli investitori. Di norma, rendimenti più alti tendono a limitare l’apprezzamento del metallo prezioso, in quanto gli investitori preferiscono allocare capitali in strumenti che offrono rendimenti più elevati, come le obbligazioni.
Gli investitori si aspettano che le politiche di Trump possano stimolare la crescita e alimentare l’inflazione. La sua amministrazione potrebbe adottare misure più restrittive sull’immigrazione, ridurre le imposte e aumentare le tariffe sulle importazioni, creando pressioni inflazionistiche che potrebbero influenzare positivamente l’Argento. Storicamente, il metallo prezioso tende ad apprezzarsi in ambienti inflazionistici, poiché gli investitori vi si rifugiano perché ritenuto riserva di valore. Tuttavia, l’inflazione accompagnata da tassi di interesse elevati per un periodo prolungato potrebbe limitare il rialzo del metallo prezioso.
Dal punto di vista geopolitico, l’allentamento delle tensioni tra Israele e Hamas ha ridotto la domanda di beni rifugio. Questo miglioramento del clima geopolitico potrebbe ridurre ulteriormente l’appetito per l’Argento come bene rifugio, in quanto gli investitori potrebbero tornare a cercare asset più rischiosi.
Al momento della scrittura il prezzo del metallo prezioso quota 30,223 $, in ribasso dello 0,39% ma sopra il livello annuale dei 29,925 $ che suggerisce un momentum ancora positivo. I tori attendono l’insediamento di Trump per vedere se l’Argento chiuderà sopra la resistenza dei 30,50 $ che agevolerà il proseguimento del movimento LONG, con il livello chiave dei 31 $ a rappresentare per ora l’obiettivo più concreto.
Al ribasso, una chiusura sotto il livello annuale dei 29,925 $ potrebbe innescare un ritorno della pressione degli orsi, i quali cercheranno di superare agevolmente il supporto dei 29,50 $ al fine di raggiungere il livello chiave dei 29 $.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.