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Petrolio Greggio Analisi Fondamentale Settimanale Previsioni dal 10 al 14 Agosto 2015

Da:
Barry Norman
Aggiornato: Aug 10, 2015, 15:17 UTC

Analisi e suggerimenti: I future sul petrolio greggio con scadenza a settembre chiudono in ribasso per l'ottava settimana consecutiva, facendo anche

Petrolio Greggio Analisi Fondamentale Settimanale Previsioni dal 10 al 14 Agosto 2015

Petrolio Greggio Analisi Fondamentale Settimanale Previsioni dal 10 al 14 Agosto 2015
Petrolio Greggio Analisi Fondamentale Settimanale Previsioni dal 10 al 14 Agosto 2015
Analisi e suggerimenti:
I future sul petrolio greggio con scadenza a settembre chiudono in ribasso per l’ottava settimana consecutiva, facendo anche segnare il più basso prezzo di chiusura e il più basso minimo annuale. La chiusura in negativo suggerisce che il momentum ribassista è tale da sostenere il movimento anche in apertura di questa settimana.

I fondamentali sono chiaramente ribassisti e difficilmente lo scenario potrà cambiare se non a fronte di un calo della produzione negli USA o qualora l’OPEC dovesse decidere di modificare la propria politica produttiva. La produzione negli USA viene monitorata di settimana in settimana, mentre l’OPEC difficilmente prenderà in considerazione un taglio della produzione prima della riunione di dicembre.

Il mercato si avvicina alla soglia psicologica dei 40$. Un eventuale test potrebbe incoraggiare un’ondata di prese di beneficio e portare quindi a un rally di copertura short, che probabilmente avrà però vita breve, a meno che non si accompagni a un calo della produzione negli USA.

Il rapporto sulle scorte della scorsa settimana, pubblicato dalla Agenzia per l’Energia USA indica per la settimana conclusasi il 31 luglio una contrazione delle riserve di petrolio a scopo commerciale pari a 4,4 milioni di barili, per un totale corrispondente a 455,3 milioni di barili. Dietro il calo vi sarebbero la forte attività delle raffinerie e il calo delle importazioni di petrolio greggio.

Il dato principale poteva avere un effetto rialzista: i trader si aspettavano infatti una flessione pari a 1,6 milioni di barili. Tuttavia, incoraggiati dall’aumento di produzione negli USA, i venditori hanno avuto ancora la meglio. Le stime parlano infatti di un aumento di produzione pari a 52.000 barili al giorno, per un totale di 9465 milioni di barili al giorno. La produzione continentale è salita di 54.000 barili al giorno per un totale pari a 9007 milioni di barili al giorno; si tratta della quarta settimana consecutiva in cui si registra un valore negativo o invariato.

A premere ulteriormente sui prezzi si è aggiunto l’aumento delle riserve di benzina. Secondo i dati della EIA, la scorsa settimana le riserve sarebbero aumentate di 811.000 barili – per un totale pari al 216,7 milioni di barili – contro i 700.000 previsti dagli analisti.

Ad influenzare i prezzi si sono aggiunte le aspettative di un calo della domanda della Cina e il probabile aumento anticipato della produzione da parte dell’Iran. Venerdì, Baker Hughes Inc. ha annunciato un aumento nel numero di piattaforme petrolifere operative pari a 6 per un totale di 76170 unità, ai massimi degli ultimi tre mesi. Nelle ultime sei settimane si è registrato un aumento pari a cinque unità, motivo per cui crediamo che la produzione USA dovrebbe continuare a salire.

L’eccesso di offerta globale dovrebbe continuare ad esercitare una pressione sul mercato, ma periodicamente potrebbero continuare ad entrare in gioco i fattori di ipervenduto tecnico, specialmente se assisteremo un test delle livello 40$.

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