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Petrolio Analisi Fondamentale Settimanale, Previsioni – Chiusura in ribasso del Brent potrebbe spingere giù i prezzi

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Dec 18, 2017, 08:14 UTC

Venerdì il petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e il benchmark internazionale, il Brent, hanno chiuso la settimana in ribasso. In una

Petrolio Analisi Fondamentale Settimanale, Previsioni – Chiusura in ribasso del Brent potrebbe spingere giù i prezzi

Venerdì il petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e il benchmark internazionale, il Brent, hanno chiuso la settimana in ribasso. In una giornata volatile, l’azione di prezzo è stata influenzata dalla chiusura di un gasdotto, da un rapporto sulle scorte della Energy Information Administration (EIA) contrastante e dalle previsioni ribassiste sull’offerta da parte dell’OPEC e dell’Agenzia internazionale dell’energia (AIE).

I future sul WTI con scadenza a gennaio hanno chiuso la scorsa settimana a $ 57,33, in calo di $ 0,11 (+0,19%), mentre i future sul Brent con scadenza a febbraio hanno chiuso a $ 62,65, in calo di $ 0,38 (-0,60%).

La settimana ha avuto inizio lunedì con un’impennata del Brent, salito ai massimi in 2 anni e mezzo in scia alle notizie riguardo la chiusura per riparazioni di un importante gasdotto nel Mare del Nord britannico.

Secondo fonti giornalistiche, il sistema di condutture di Forties verrà chiuso per diverse settimane mentre il suo operatore, INEOS, riparerà una crepa in un tubo scoperta la scorsa settimana. Il gasdotto è responsabile di circa 450.000 barili al giorno di greggio dai giacimenti offshore nel Mare del Nord a un impianto di lavorazione in Scozia.

Mercoledì, il petrolio West Texas Intermediate e il petrolio internazionale Brent hanno ceduto terreno per il secondo giorno consecutivo; il prelievo alle scorte statunitensi è stato infatti compensato da un aumento più ampio del previsto delle scorte di benzina, mentre negli Stati Uniti la produzione di petrolio greggio ha continuato a salire verso nuovi massimi.

Anche la produzione statunitense ha stabilito un nuovo record salendo a 9,88 milioni di barili al giorno (dati EIA). Il picco, a 10,04 milioni di barili al giorno, è stato toccato nel novembre 1970, quando però i dati venivano raccolti solo una volta al mese.

Più tardi in settimana, la AIE ha rivisto al rialzo le previsioni per il 2018 sulla crescita della produzione USA: l’agenzia prevede un incremento di 870.000 barili al giorno rispetto ai 790.000 barili al giorno di novembre.

La AIE sostiene inoltre che nel primo semestre del prossimo anno il mercato del petrolio andrà incontro a un surplus di 200.000 barili al giorno, per ritornare a un deficit di circa 200.000 barili al giorno nel secondo semestre. Questo significa che nel 2018 complessivamente il mercato sarà sostanzialmente bilanciato.

L’OPEC ha rivisto le stime per il 2018 sulla crescita della produzione di petrolio Usa a 1,05 milioni di barili al giorno, mentre l’agenzia di informazione sull’energia USA (AIE) ha aumentato le previsioni di crescita a 780.000 barili al giorno.

Nella settimana conclusasi il 15 dicembre, il conteggio delle piattaforme petrolifere operative è sceso di 4 unità, portando il totale a a 747 unità (dati forniti dalla società di servizi petroliferi Baker Hughes della General Electric, nel rapporto pubblicato venerdì). Si tratta del primo calo nel conteggio da sei settimane.

WTI febbrario, grafico settimanale

Previsioni

A determinare la direzione del mercato del greggio di questa settimana sarà probabilmente l’azione di prezzo del mercato del petrolio greggio Brent; positivo anche l’effetto a breve termine del conteggio dei pozzi.

I dati della AIE e dell’OPEC sono potenzialmente ribassisti per il contratto dei future sul WTI. Inoltre, è negativo anche l’aumento della produzione rilevato dalla EIA nel suo rapporto settimanale.

Potrebbe contribuire a sostenere i mercati la chiusura del gasdotto, che avrà un effetto diretto sull’offerta a breve termine. Il contratto future sul Brent ha comunque chiuso in ribasso, dopo aver stabilito un massimo in 2 anni e mezzo. Questo potrebbe effettivamente segnalare che ai livelli di prezzo correnti le vendite sono superiori agli acquisti.

In questo momento, vedo una potenziale battaglia tra coloro che credono nel breve periodo (l’incidente del gasdotto) e nel lungo periodo (aumento della produzione negli Stati Uniti).

La chiave nel contratto sul Brent sarà la reazione dei trader al minimo della settimana scorsa: la violazione di 61,47 rappresenterebbe la conferma del modello grafico. Se questo attirerà agli venditori, potremmo assistere un eventuale crollo verso 57,60$.

Se $ 55,94 fallisce come supporto, il WTI potrebbe crollare verso i $ 54,46.

Brent marzo, grafico settimanale

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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