Petrolio Analisi Fondamentale Settimanale dal 24 Aprile 2017 Previsioni

All’inizio della scorsa settimana, i trader di fondi speculativi e materie prime avevano diverse ragioni per mantenere posizioni long vicine massimi storici. Gli investitori rialzisti contavano sugli eventi in Siria, sulle interruzioni ai rifornimenti e sul sostegno dell’Arabia Saudita a un’estensione del piano guidato dall’Opec per un taglio dell’offerta.

Questo quadro rialzista si è andato lentamente dissolvendo, e quando i riflettori si sono stati allontanati dalla Siria gli investitori hanno iniziato a realizzare i profitti.

Inoltre le interruzioni ai rifornimenti in Libia e Canada sono passate in secondo piano per il recupero di alcuni condutture. Anche la questione dell’estensione del piano Opec ha perso importanza in seguito alle dichiarazioni dei sauditi, secondo i quali i tempi sarebbero ancora prematuri.

Ora che lentamente vengono a cadere i fattori rialzisti, tutto ciò che abbiamo a disposizione per determinare la direzione del mercato in settimana è il rapporto settimanale sulle scorte dell’agenzia informazione sull’energia USA (EIA).

In seguito alla pubblicazione del rapporto del 19 aprile il prezzo del petrolio greggio è crollato di quasi il 4%. Le riserve di petrolio hanno subito un prelievo in linea con le aspettative, mentre sono aumentate le riserve di benzina. In tutta risposta i fondi si sono incamminati verso l’uscita. Sono state necessarie 15 sessioni di trading per produrre un rally di $ 6,56, ma sono bastate quattro sessioni per perdere il 50% del terreno guadagnato. Un’ondata di vendite davvero intensa.

Fra le altre notizie del giorno, le società di trivellazioni statunitensi hanno aumentato il numero totale di piattaforme attive per la 14ª settimana consecutiva. Nella settimana conclusasi il 21 aprile, abbiamo infatti registrato un incremento di cinque unità, per un totale che sale a 688, ai massimi dall’aprile 2015. I future sul petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate con scadenza a giugno hanno chiuso la settimana a $ 49,62, in ribasso di $ 3,98 (-7,43%), mentre lo standard internazionale, il Brent, ha concluso la settimana a $ 52,44, in calo di $ 3,93 (-6,97%).

Previsioni

La pressione di vendita in chiusura della scorsa settimana lascia prevedere un ulteriore calo all’inizio di questa. I future sul WTI scadenza a giugno sembrano avviarsi a testare il minimo del 22 marzo a $ 47,58, mentre sul fronte rialzista troviamo prima un livello di resistenza a $ 50,09 seguito dall’obiettivo principale a $ 50,86 – i due livelli di resistenza di questa settimana.

Detto in parole semplici, la pressione ribassista dovrebbe prevalere a meno di una scalata del WTI fino a quota $ 50,09 e, anche in questo caso, difficilmente assisteremo a un rally; il mercato rimarrà più probabilmente all’interno di una gamma di oscillazione limitata.

Sul fronte dei fondamentali, la notizia secondo la quale nel mese di maggio la produzione di scisto negli USA sarebbe destinata a registrare il più forte incremento mensile degli ultimi due anni – in corrispondenza della ripresa delle trivellazioni da parte dei società di produzione – dovrebbe continuare a esercitare una pressione ribassista sui prezzi.

L’ipotesi di un’estensione del piano di tagli alla produzione potrebbe portare a periodici rally di copertura short, ma gli investitori iniziano a dubitare che riuscirà ad avere un effetto importante sull’eccesso di offerta globale.