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Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – I trader tentano di aumentare i guadagni settimanali

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Apr 19, 2018, 07:54 UTC

Giovedì a inizio giornata il petrolio greggio incede in rialzo in un basso volume di scambi; intanto gli investitori cercano di aumentare i forti guadagni di questa settimana

Petrolio, analisi fondamentale giornaliera, previsioni – I trader tentano di aumentare i guadagni settimanali

Mercoledì il petrolio greggio statunitense West Texas Intermediate e il benchmark internazionale, il Brent, sono saliti ai massimi dalla fine del 2014 in seguito alla diffusione dei dati ufficiali sulle scorte Usa, che la scorsa settimana hanno registrato un calo; intanto i trader hanno continuato a scontare possibili interruzioni ai rifornimenti in diverse importanti paesi produttori di petrolio.

I future sul WTI con scadenza a giugno hanno chiuso a 68,76 $, in rialzo di 2,25 $ (+3,38%), mentre i future sul petrolio greggio Brent con scadenza a giugno hanno chiuso a 73,80 $, in rialzo di 2,22 $ (+3,10%).

Secondo la Energy Information Administration (EIA), nella settimana conclusasi il 13 aprile le scorte di greggio sono aumentate di 1,1 milioni di barili. Le riserve di benzina, invece, sono scese di 3 milioni di barili, mentre quelle di distillati – incluso il diesel – sono scese di 3,1 milioni di barili.

Anche il balzo imprevisto della domanda di benzina ha contribuito a spingere i prezzi in rialzo.

WTI giugno, grafico giornaliero

Previsioni

Giovedì a inizio giornata il petrolio greggio incede in rialzo in un basso volume di scambi; intanto gli investitori cercano di aumentare i forti guadagni di questa settimana.

Alle ore 5:15 GMT, i future sul WTI con scadenza a giugno si attestano a 68,85 $, in rialzo di 0,38 $ (+0,55%),  mentre i future sul petrolio greggio Brent si attestano a 73,93 $, in rialzo di 0,45 $ (+0,61%).

I prezzi stanno attualmente toccando i massimi dalla fine del 2014, sostenuti da un calo delle scorte di greggio USA e dai tentativi dell’Arabia Saudita di spingere i prezzi verso gli $ 80-$ 100 per barile continuando a contenere l’offerta.

Reuters ha riferito mercoledì che il primo esportatore di petrolio, l’Arabia Saudita, accoglierebbe con favore un brusco aumento a $ 80 o anche $ 100 al barile, il che è stato visto come un segnale che Riyadh non cercherà di modificare l’accordo per il taglio dell’offerta voluto dall’ OPEC, introdotto nel 2017 per aumentare i prezzi.

Brent giugno, grafico giornaliero

A sostenere i prezzi anche l’ipotesi che gli Stati Uniti reintrodurranno le sanzioni contro l’Iran, membro dell’OPEC, il che potrebbe comportare ulteriori riduzioni dell’offerta dal Medio Oriente.

Anche se la produzione di greggio USA continua a salire, ci vorrà un grande balzo nel numero di piattaforme petrolifere produttrici per fermare lo slancio che sta attualmente spingendo i prezzi in rialzo. Il mercato attualmente sta passando dall’eccesso di offerta a una carenza e questo dovrebbe essere sufficiente per mantenere l’attuale rally.

Osserveremo l’attività degli hedge fund per vedere se stanno aumentando le loro posizioni long in corrispondenza di questo rally. Se è così, il rally potrebbe durare. In caso contrario, potremmo assistere aun altro pullback su un supporto, perché ciò indicherebbe che sono più orientanti ad acquistare su un calo di prezzo che sul trend rialzista.

 

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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