Petrolio Analisi fondamentale del 26 aprile, Previsioni

Nelle prime ore della sessione di mercoledì, il greggio è andato a consolidare tendendo al ribasso, trascinato dai dati pubblicati nella tarda giornata di martedì, che hanno mostrato un incremento delle scorte. Le notizie sul massimo storico raggiunto dall’offerta indicano che l’accordo dell’Opec sulla riduzione della produzione non sta funzionando.

Nella tarda giornata di martedì, l’American Petroleum Institute (Api) ha annunciato che, durante la settimana conclusasi il 21 aprile, le scorte di greggio degli Stati Uniti sono aumentate di 897000 barili, per un totale di 532,5 milioni di barili. Gli analisti attendevano una riduzione pari a 1,6 milioni di barili.

Le scorte di benzina hanno sperimentato un incremento di 4,4 milioni di barili.

Nonostante l’impegno dell’Opec e di altri paesi produttori da tagliare ben 1,8 milioni di barili al giorno nel primo semestre del 2017, dall’inizio dell’anno, all’avvio dell’intesa di Vienna, il valore medio della curva dei forward sul Brent è diminuito di più di 5$.

Il declino del prezzo indica che i trader dubitano dell’efficacia dei tagli alla produzione. Per alcuni trader, la riduzione del prezzo  del Brent dipende dai livelli storici raggiunti dai volumi del greggio attualmente imbarcato sulle petroliere in navigazione.

Secondo i dati sulle spedizioni della Thomson Reuters Eikon, in questo mese, circa 50 milioni di barili al giorno sono stati prenotati per essere imbarcati sulle petroliere: un aumento di più del 10% dal dicembre del 2016.

Previsioni

L’aumento dell’offerta dovrebbe continuare a pesare sui prezzi, sebbene sia il Wti sia il Brent si trovino in ipervendita sui grafici giornalieri. Ciò considerato, i trader dovranno decidere se continuare a vendere al ribasso o attendere un rialzo innescato dalle coperture short.

Il rapporto sulle scorte di greggio dell’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia (Eia), la cui pubblicazione è prevista per la giornata di oggi, dovrebbe mostrare una riduzione pari a 1,1 milioni di barili. Tuttavia, considerati i dati dell’Api, il risultato potrebbe essere ben diverso.

Un documento che riporta un calo e un altro che segnala un incremento suggeriscono che gli investitori devono prepararsi alla volatilità o a un andamento ambivalente del greggio.

Forse, nella giornata di oggi, il greggio non sarà il fattore decisivo per l’andamento del mercato. L’azione del prezzo potrebbe, infatti, essere determinata dai dati sulla benzina.

Durante la scorsa settimana, quando le scorte di benzina aumentarono inaspettatamente, il prezzo del greggio perse circa il 4%. Nella giornata di oggi, se i dati sulla benzina risultassero superiore alle previsioni, si potrebbe assistere  a una mossa simile.