Nella giornata di martedì, sia il Wti sia il Brent si sono mossi in rialzo, avvicinandosi ai massimi delle ultime settimane. Il petrolio è stato spinto
Nella giornata di martedì, sia il Wti sia il Brent si sono mossi in rialzo, avvicinandosi ai massimi delle ultime settimane. Il petrolio è stato spinto dall’ottimismo per il successo del piano dell’Opec sui tagli alla produzione, la riduzione dell’offerta e la stabilizzazione dei prezzi.
Il Wti con scadenza ad aprile ha chiuso a 54,33$, in rialzo di 0,34$ ossia dello 0,63%. Il Brent ha terminato la sessione a 56,66$, in rialzo di 0,49$ ossia dello 0,87%.
Il mercato petrolifero ha ricevuto una spinta al rialzo dalle dichiarazioni rese dal segretario generale dell’Opec, Mohammed Barkindo, durante una conferenza di settore svoltasi a Londra. Barkindo ha, infatti, affermato che, in base ai dati del mese di gennaio, l’attuazione dell’accordo di Vienna supera il 90%, aggiungendo che, nel corso dell’anno, le scorte di petrolio andranno a diminuire.
Barkindo ha dichiarato: “Tutti i paesi coinvolti rimangono decisi a raggiungere un maggiore livello di attuazione.”
Nella giornata di oggi, l’azione del prezzo potrebbe venire limitata dagli investitori che attendono la pubblicazione dell’importante rapporto dell’American Petroleum Insitute (Api) su domanda e offerta. Il documento verrà diffuso nella tarda giornata di mercoledì. La pubblicazione del rapporto è stata posticipata poiché lunedì era una giornata festiva negli Stati Uniti.
Analisti e trader prevedono che, nella settimana conclusasi il 17 febbraio, le scorte di greggio siano aumentate di 3,325 milioni di barili. Le scorte di benzina dovrebbero ammontare a 1,625 milioni di barili e quelle di distillati dovrebbero registrare una riduzione di 1,075 milioni di barili.
La pubblicazione del rapporto dell’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia (Eia) è stata posticipata alla giornata di giovedì.
Sebbene la tendenza al rialzo pare debba continuare, i trader stanno reagendo soltanto a un lato dell’equazione: l’attuazione dell’accordo dell’Opec. Tra la fine della giornata di mercoledì e l’inizio di quella di giovedì, con la pubblicazione degli ultimi dati, si potrebbe assistere a un cambiamento completo del sentimento degli investitori.
Gli hedge fund e i gestori di capitali hanno ammassato notevoli posizioni long. Ritengo, quindi, che i mercati potrebbero assistere a un incremento della volatilità, specialmente al ribasso, qualora gli hedge fund e i gestori di capitali decidessero di ridurre le posizioni.
A mio parere, la posizione della Russia riveste un’importanza cruciale. Finora, i tagli alla produzione attuati da Mosca sono stati inferiori a quelli previsti dall’accordo di Vienna. Se la Russia decidesse di annunciare un’ulteriore riduzione della produzione, i prezzi potrebbero sperimentare un’accelerazione al rialzo.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.