Oro, Prezzo in Forte Rialzo Dopo Dati Inflazione USA. E Adesso?

Con il livello di inflazione statunitense ai massimi da 40 anni, il prezzo dell’oro è schizzato nuovamente nel corso della sessione di scambi di ieri, permettendo al metallo prezioso di compiere un rialzo ambizioso verso i 1840 dollari l’oncia, ai massimi da due mesi circa.

Il prezzo dell’oro si trova adesso in una fascia molto interessante, da cui potrebbero abilitarsi ulteriori rialzi per raggiungere massimi relativi non toccati da tempo. Attenzione però all’ipotesi del ritracciamento.

Stamattina alle ore 7:44, intanto, il prezzo dell’oro segna esattamente 1840,16 dollari l’oncia.

Previsioni sul cambio euro dollaro: lo scenario rialzista

Iniziando  le previsioni con lo scenario rialzista, il primo livello di prezzo da monitorare è chiaramente quello intermedio di 1850 dollari, ma la resistenza successiva di maggiore impatto si trova invece a 1870 dollari l’oncia.

Un superamento di questo livello di prezzo permetterebbe all’oro di superare i massimi di Novembre 2021 e riportarsi con un balzo in proiezione dei massimi relativi da oltre 6 mesi, verso il test della resistenza psicologica di 1900 dollari.

Se anche il livello di 1900 dollari dovesse essere testato con successo, allora l’oro si troverebbe chiaramente all’interno di un canale rialzista di breve periodo che potrebbe durare quanto basta per garantire un consolidamento e permettere al metallo prezioso di mantenere la posizione raggiunta con il rally.

Lo scenario ribassista: ritorno alla fascia di consolidamento?

Una fascia di consolidamento certamente meno ambiziosa è invece quella in cui il prezzo si è mosso in questo mese, dai 1790 ai 1830 dollari l’oncia.

Un calo sotto il livello di prezzo attuale darebbe infatti luogo  un ritracciamento che potrebbe terminare proprio all’interno di questa area di prezzo, annullando di fatto i rialzi recenti e rimandando i test dei massimi relativi di Novembre 2021.

Un calo ulteriore verso i 1800 dollari potrebbe invece avviare un’inversione di tendenza con target intermedi a 1780 e 1750 dollari l’oncia.

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