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Oro Analisi Fondamentale per il 15 Dicembre 2016 Previsioni

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Dec 15, 2016, 08:10 GMT+00:00

Nella giornata di mercoledì il prezzo dell'oro è sceso ai minimi degli ultimi 10 mesi dopo la reazione avversa da parte dei trader alla decisione della

Oro Analisi Fondamentale per il 15 Dicembre 2016 Previsioni

Nella giornata di mercoledì il prezzo dell’oro è sceso ai minimi degli ultimi 10 mesi dopo la reazione avversa da parte dei trader alla decisione della Fed, che ha aumentato i tassi di interesse di riferimento di 25 punti base prevedendo altri tre possibili incrementi nel corso del 2017.

Dopo la decisione della Fed il dollaro USA si è mosso in netto rialzo, reagendo all’aumento dei tassi di rendimento dei titoli del Tesoro. Essendo l’oro denominato in dollari, la decisione della Fed ha aumentato il costo del metallo prezioso per gli acquirenti non statunitensi, lasciando presagire un calo di domanda.

Se è vero che un innalzamento dei tassi era ampiamente previsto, a cogliere di sorpresa gli investitori è stata la previsione tre di possibili innalzamento di tassi nel corso del 2017, quando a settembre la stessa Fed ne prevedeva due soltanto.

La banca centrale ha anche rivisto al rialzo le previsioni per gli anni futuri, indicando tre innalzamenti sia per il 2018 che per il 2019, numeri che potrebbero aumentare ancora, una volta insediatosi il neo eletto presidente Donald Trump.

Il presidente della Fed Janet Yellen ha dichiarato che nelle proiezioni alcuni funzionari hanno considerato le proposte economiche di Trump. “Nelle proiezioni alcuni partecipanti, sebbene non tutti, hanno incluso le presupposte modifiche di politica fiscale” ha dichiarato la Yellen. “Questo potrebbe essere uno dei fattori fra i tanti responsabili di questi cambiamenti”.

I trader dell’oro hanno anche reagito ai tassi di interesse sui titoli del Tesoro in aumento. Dato che l’oro non paga interessi, quando i tassi salgono scende l’interesse nei confronti del metallo come bene di investimento.

I tassi di rendimento dei titoli del Tesoro a due anni, i più sensibili rispetto alll’innalzamento di tassi di interesse da parte della Fed, sono saliti all’1,25%, ai massimi dall’agosto 2009. I tassi di rendimento dei titoli a 10 anni sono saliti invece al 2,5%, mentre quelli a trent’anni si sono avvicinati al 3,25%.

Per quanto riguarda invece i dati economici, le vendite al dettaglio core negli Stati Uniti hanno deluso le aspettative fermandosi allo 0,2%, mentre il dato generale sale dello 0,1% contro il +0,3% previsto. I prezzi alla produzione salgono dello 0,4%, superando le aspettative.

Il tasso di utilizzo della capacità si attesta a 75,0%, in linea con le aspettative, mentre la produzione industriale scende dello 0,4% e le giacenze di magazzino scendono dello 0,2%.

PREVISIONI

Se i trader continueranno a reagire alle discussioni della Fed, l’oro potrebbe continuare ad affondare, ma ricorda che non troveremo un supporto maggiore fino a 1055,20 $, perciò spazio ne abbiamo in abbondanza. L’ingresso di compratori sui minimi potrebbe rallentare la discesa, ma l’obiettivo ribassista rimane quello sopra indicato.

Se il tasso di rendimento dei titoli del Tesoro dovesse arrestare l’avanzata o se le borse dovessero affondare, potremmo assistere a un rally di copertura short e ma i guadagni saranno probabilmente limitati.

In giornata i trader avranno l’opportunità di reagire agli ultimi dati sull’inflazione al consumo negli USA, a quelli della Philly Fed e al rapporto settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione. La reazione dovrebbe però essere piuttosto debole perché in secondo piano rispetto all’annuncio della Fed.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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