Oro: analisi fondamentale giornaliera, previsioni – Il timore di un rialzo dei tassi indebolisce il metallo prezioso

I future sull’oro giovedì sono messi sotto pressione dopo aver raggiunto, nella sessione precedente, il livello più alto degli ultimi nove mesi. Sebbene i verbali della Fed usciti ieri abbiano evidenziato qualche rischio per l’economia, la Fed ha aggiunto che l’economia e il mercato del lavoro degli Stati Uniti sono rimasti energici, spingendo qualcuno a ritenere possibile almeno un ulteriore rialzo dei tassi entro la fine dell’anno.

Alle 09.49 GMT, l’oro Comex in scadenza ad aprile si attesta a $ 1.335,50, in calo di $ 12,60 (-0,93%). Gli investitori si concentrano anche sui nuovi sviluppi delle relazioni commerciali tra Cina e Stati Uniti, che potrebbero determinare la fine della disputa commerciale durata circa sette mesi. I rendimenti del tesoro, inoltre, sono in aumento, contribuendo a rendere il dollaro statunitense un asset più interessante e facendo diminuire la domanda di oro denominato in dollari. In più, l’aumento della domanda di attività a rischio più elevato pesa anche sull’appetibilità dell’oro come bene rifugio.

I verbali della Fed

La Fed ritiene che un approccio “cauto” agli aumenti dei tassi d’interesse sarebbe prudente, poiché esistono diversi fattori contrari alla crescita. Questi fattori includono “la possibilità che ci sia un rallentamento più forte del previsto della crescita economica globale in particolare in Cina e in Europa, un rapido declino degli incentivi della politica fiscale o un ulteriore inasprimento delle condizioni dei mercati finanziari”.

I verbali suggeriscono che i responsabili della Fed hanno passato molto tempo a discutere le condizioni del mercato, affrontando in particolare l’impatto delle delibere Fed sui prezzi delle attività rischiose quali azioni e obbligazioni societarie. Detto questo, la Fed ha anche annunciato che presto metteranno a punto un piano fermare la fuoriuscita di quattromila miliardi di dollari in obbligazioni e altri beni, ma che è ancora in corso un dibattito sulla durata dell’approccio “cauto” adottato di recente sui tassi di interesse.

Relazioni commerciali USA-Cina

Le trattative commerciali in corso tra Stati Uniti e Cina restano “l’obiettivo principale” dei mercati e probabilmente “rappresenteranno il prossimo catalizzatore in grado di spostare il sentimento degli investitori”, afferma la Rakuten Securities Australia in un report della mattina, facendo seguito alla pubblicazione dei verbali della FED avvenuta lle 19.00 GMT.

La società prosegue affermando: “Cresce la speranza che gli Stati Uniti concedano una proroga al termine tariffario del 1 marzo, e un’eventuale conferma potrebbe generare un rialzo dei titoli e delle operazioni a rischio; l’ufficializzazione potrebbe generare una forte svendita.” Questo potrebbe far pressione sul prezzo del metallo prezioso.

All’inizio di giovedì la Reuters riporta che gli Stati Uniti e la Cina hanno iniziato a delineare gli impegni in merito alle questioni più spinose della disputa commerciale, registrando così il progresso più significativo fatto finora verso la fine di una guerra commerciale durata sette mesi, secondo fonti vicine ai negoziati.

La notizia sta contribuendo a sostenere il dollaro USA, facendo pressione sui future sull’oro denominato in dollari; anche la domanda di attività rischiose è in aumento. I rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi crescono per il calo dei timori del rallentamento economico globale.

Previsione giornaliera

Nonostante i verbali della Fed possano considerarsi “accomodanti”, giovedì il prezzo dell’oro è in caduta libera. La price action indica una certa spinta ribassista; qualcosa sta accadendo nel mercato dei titoli del Tesoro. I rendimenti sono in crescita, e questo contribuisce a sostenere il dollaro USA.

L’aumento dei rendimenti potrebbe esser ricondotto a due motivazioni: o i trader stanno valutando almeno un rialzo dei tassi da parte della Fed entro la fine dell’anno, o gli investitori stanno vendendo titoli del tesoro, acquistati come bene rifugio, in previsione di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina.

Ricordi cosa hanno detto i verbali della Fed?

La Fed è prudente perché ha preso in considerazione i fattori contrari alla crescita, che includono “la possibilità che ci sia un rallentamento più forte del previsto della crescita economica globale in particolare in Cina e in Europa, un rapido declino degli incentivi della politica fiscale o un ulteriore inasprimento delle condizioni dei mercati finanziari”.

Bene, il raggiungimento di un accordo commerciale potrebbe alleggerire le preoccupazioni in merito al rallentamento economico globale della Cina. Un pretesto potrebbe far cambiare idea alla Fed e farle riprendere gli aumenti dei tassi: è questo che spaventa il mercato dell’oro.