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Il DAX ha vacillato all’apertura, mentre i mercati si preparavano ad affrontare dati USA cruciali e aggiornamenti sul commercio destinati ad influenzare l’appetito per il rischio globale. Giovedì 15 maggio, il DAX ha aperto la seduta in calo dello 0,54% a 23.399.
L’attenzione del mercato si sposterà su indicatori economici chiave degli USA, che potrebbero rispecchiare l’impatto delle tariffe sull’economia. L’incertezza riguardo alle politiche commerciali di Trump ha contribuito ad accrescere l’atteggiamento cauto.
I prezzi all’ingrosso tedeschi sono aumentati dello 0,8% su base annua in aprile, in calo rispetto all’1,3% di marzo. Tuttavia, i dati non hanno avuto un impatto immediato significativo sul DAX.
Merck è crollata del 5,05% a causa delle preoccupazioni legate ai tagli ai prezzi dei farmaci annunciati dal Presidente Trump, che hanno inciso sui profitti.
L’incertezza sulla politica commerciale USA ha inoltre pesato sui titoli automobilistici tedeschi. Mercedes-Benz Group e Porsche sono scese rispettivamente dello 0,47% e dello 0,57% nei primi scambi, mentre Volkswagen è rimasta stabile. BMW ha negoziato ex-dividendo.
Nel corso della seduta mattutina, attireranno l’attenzione le cifre sull’occupazione nell’Eurozona. Gli economisti prevedono un aumento dell’occupazione dello 0,8% su base annua nel primo trimestre del 2025, rispetto allo 0,7% del quarto trimestre del 2024.
Un mercato del lavoro più teso potrebbe far salire i salari e la spesa dei consumatori, alimentando potenzialmente le pressioni inflazionistiche. Un’inflazione crescente potrebbe ridurre le aspettative di molteplici tagli dei tassi da parte della BCE, mettendo sotto pressione le azioni quotate in Germania. Al contrario, una lettura più moderata potrebbe indicare una traiettoria dei tassi più accomodante da parte della BCE.
Wall Street ha segnalato un appagamento dell’appetito per il rischio mercoledì 14 maggio, in seguito a un ottimismo in calo circa la tregua commerciale USA-Cina e a incertezze economiche.
Il Nasdaq Composite Index e l’S&P 500 sono saliti rispettivamente dello 0,72% e dello 0,10%. Le operazioni legate all’intelligenza artificiale in Medio Oriente di questa settimana hanno rafforzato la domanda per i titoli tecnologici. Tuttavia, il rialzo è stato contenuto, poiché gli investitori attendevano indicatori economici chiave e sviluppi nel settore commerciale.
Più tardi, l’attenzione del mercato si sposterà sui dati relativi ai prezzi alla produzione e alle vendite al dettaglio USA. Gli economisti prevedono che le vendite al dettaglio rimangano stabili su base mensile in aprile, dopo un’impennata dell’1,5% in marzo. Un calo delle vendite al dettaglio potrebbe riflettere l’impatto delle tariffe sulla domanda, alimentando nuovamente i timori di recessione. Al contrario, una lettura più alta potrebbe indicare un’economia resiliente, migliorando il sentimento di rischio.
I prezzi alla produzione sono anch’essi sotto esame a seguito del rapporto CPI. Gli economisti prevedono che i prezzi alla produzione aumentino del 2,5% su base annua in aprile, rispetto al 2,7% di marzo. Un dato più lieve potrebbe indicare un allentamento dell’inflazione, rafforzando le speranze di un taglio dei tassi da parte della Fed. Al contrario, un aumento potrebbe riflettere gli effetti delle tariffe sui prezzi di importazione, attenuando le prospettive di un allentamento della politica nel breve termine.
Il presidente della Fed, Powell, è inoltre in programma per un intervento, aggiungendo un ulteriore potenziale catalizzatore di volatilità nei mercati azionari.
Le prospettive a breve termine del DAX dipendono da dati economici chiave, notizie commerciali e segnali delle banche centrali.
Il DAX rimane al di sopra delle medie mobili esponenziali a 50 e 200 giorni (EMA), mantenendo un trend rialzista.
Un breakout sopra 23.750 aprirebbe la strada a un nuovo test del massimo del 12 maggio, pari a 23.912, e del livello di resistenza a 24.000. Mantenersi sopra 24.000 potrebbe alimentare un movimento verso 24.350.
Sul lato ribassista, un calo sotto 23.350 fa emergere 23.150, con 23.000 come successivo livello di supporto.
Il Relative Strength Index (RSI) a 14 giorni, attualmente a 62,90, suggerisce che il DAX potrebbe salire fino a 23.912 prima di entrare in territorio di ipercomprato (RSI > 70).
Con le tensioni nel commercio globale, i commenti delle banche centrali e i dati macroeconomici che continuano a influenzare il sentiment, è probabile che la volatilità persista. Le notizie commerciali dell’UE e le decisioni di politica interna in Germania, inclusi i piani di spesa fiscale, potrebbero ulteriormente influenzare la domanda per le azioni tedesche. I trader dovrebbero rimanere vigili sia a mutamenti tecnici e fondamentali.
Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.