Tradotto con IA
L’indice DAX ha aperto in netto ribasso giovedì 22 maggio, scivolando dello 0,47% a 24.009 nei primi scambi. Una debole asta notturna dei titoli di Stato USA ha innescato una corsa verso beni rifugio. Le crescenti preoccupazioni riguardo alla politica fiscale statunitense hanno spinto i rendimenti dei titoli del Tesoro USA decennali a un massimo del 21 maggio di 4,609% prima di ritrarsi, influenzando negativamente il sentiment di rischio.
Le azioni tecnologiche hanno subito pressioni di vendita, con Infineon Technologies in calo dell’1,27% nei primi scambi.
Anche i titoli automobilistici hanno faticato a causa delle incertezze nel commercio. Volkswagen è scesa dello 0,93%, mentre BMW, Mercedes-Benz Group e Porsche hanno registrato perdite nei primi scambi.
Durante la sessione mattutina, i PMI del settore privato in Germania influenzeranno le previsioni dei tagli dei tassi della BCE e il sentiment del mercato azionario. Gli economisti prevedono che il PMI manifatturiero HCOB salga da 48,4 in aprile a 48,9 in maggio, e stimano che il PMI dei Servizi aumenti da 49 a 49,5.
Indagini PMI positive, inclusi un maggior impiego e l’aumento dei prezzi, potrebbero drenare l’ottimismo per tagli dei tassi da parte della BCE, mettendo sotto pressione i titoli del DAX sensibili ai tassi. Al contrario, PMI più deboli, un calo dell’occupazione e un allentamento dei prezzi potrebbero alimentare le previsioni per ulteriori tagli. Una linea più accomodante della BCE potrebbe incrementare la domanda di asset a rischio.
Nonostante l’interesse anche per i dati sul clima economico Ifo, questi probabilmente giocheranno un ruolo secondario rispetto ai rapporti PMI.
Il mercato osserverà attentamente i verbali dell’ultima riunione della BCE cercando segnali in merito al futuro percorso dei tassi. Un crescente sostegno tra i policy maker per ulteriori tagli potrebbe spingere il DAX al rialzo. Al contrario, richiami alla cautela per evitare ulteriori tagli in attesa di sviluppi commerciali potrebbero indebolire il sentiment di rischio.
Le azioni USA sono crollate mercoledì 21 maggio, mentre gli investitori reagivano ad una debole asta dei titoli a 20 anni. La debolezza nella domanda di titoli statunitensi ha alimentato preoccupazioni fiscali, facendo salire i rendimenti. Il Dow è sceso dell’1,91%, mentre il Nasdaq Composite e l’S&P 500 hanno registrato cali rispettivamente dell’1,41% e dell’1,61%.
Nei mercati obbligazionari, i rendimenti dei titoli USA a 10 anni hanno raggiunto il 4,609%, massimo dal febbraio, per poi ritrarsi al 4,597% alla chiusura.
Commentando il tono del mercato, Mohamed A. El-Erian, presidente del Queen’s College dell’Università di Cambridge, ha osservato:
“La scomoda combinazione di rendimenti USA in aumento e di un dollaro più debole persiste questa mattina, anche se il prezzo dell’oro sale in risposta alle continue preoccupazioni geopolitiche.”
Anche gli investitori seguiranno le pubblicazioni economiche USA di giovedì. Gli economisti prevedono che il PMI dei Servizi Globali S&P salga da 49 in aprile a 50 in maggio. Un dato più elevato potrebbe allentare i timori di recessione negli Stati Uniti. Tuttavia, gli investitori dovranno considerare l’andamento dell’occupazione e dei prezzi. Un PMI più alto potrebbe avere un impatto limitato se accompagnato da prezzi elevati o da un indebolimento dell’occupazione. Al contrario, una sorpresa al ribasso potrebbe intensificare le preoccupazioni di recessione.
Le stime prevedono che le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione salgano da 229.000 (settimana conclusasi il 10 maggio) a 230.000 (settimana conclusasi il 17 maggio). Un salto verso 250.000 intensificherebbe i timori di una recessione USA, mentre richieste inferiori potrebbero indicare un mercato del lavoro resiliente.
La traiettoria a breve termine del DAX dipenderà dai prossimi dati PMI, dagli sviluppi nel commercio e dai segnali delle banche centrali.
Nonostante il ritracciamento mattutino, il DAX si mantiene al di sopra della Media Mobile Esponenziale (EMA) a 50 e 200 giorni, preservando la sua tendenza rialzista.
Un breakout da 24.000 potrebbe aprire la strada al record del 21 maggio di 24.152. Un sostegno sostenuto potrebbe spingere l’indice a 24.350.
In ribasso, una rottura al di sotto di 23.750 esporrebbe la zona a 23.500, con 23.000 come ulteriore livello di supporto.
L’RSI a 14 giorni pari a 68,88 indica che il DAX ha margine per salire fino a 24.152 prima di entrare in condizioni di ipercomprato (RSI > 70).
La volatilità potrebbe persistere poiché gli investitori valutano dinamiche commerciali globali, segnali dalle banche centrali e indicatori macroeconomici. Le azioni tedesche rimangono vulnerabili ai mutamenti delle politiche UE e agli sviluppi fiscali più ampi. I trader dovrebbero rimanere attenti sia agli indicatori tecnici che fondamentali.
Bob Mason ha oltre 20 anni di esperienza nel settore finanziario, avendo lavorato in Europa e Asia per istituzioni finanziarie globali prima di concentrarsi sulla fornitura di capacità di ricerca per i clienti in Asia, principalmente focalizzati sui mercati finanziari inclusi, ma non limitati a valute, materie prime, criptovalute e mercati azionari globali.