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Metalli Preziosi, Analisi Fondamentale Giornaliera – È davvero notte fonda?

Da:
Armando Madeo
Aggiornato: Jul 26, 2018, 13:22 UTC

Prezzi ancora in discesa all'indomani dell'incontro tra Trump e Juncker che ha allentato i timori di una guerra commerciale fra i paesi della NATO

Metalli Preziosi, Analisi Fondamentale Giornaliera – È davvero notte fonda?

Altra giornata in negativo per l’oro e l’argento causata da un allentamento delle tensioni fra Stati Uniti e Cina nell’ambito della guerra commerciale, nonché dagli esiti dell’incontro di ieri dell’incontro fra Trump e Juncker. Si differenzia dai due il platino che si trova in territorio positivo, spinto da buoni spunti tecnici.

“Le vendite sono in parte dovuto alla notizia che Trump e l’UE hanno definito un cessate il fuoco sulla guerra commerciale ed una battuta d’arresto sulle tariffe auto”, ha detto l’analista dei metalli preziosi Natixis, Bernard Dahdah.  “Ma l’oro è in calo da aprile, quindi c’è logicamente una storia più grande dietro questa caduta, cosa che non riguarda solo la guerra commerciale.”

Alle 14:30 sono stati rilasciati i dati USA riguardanti  i principali ordinativi di beni durevoli per il mese di Giugno ; il dato è stato inferiore alle attese ma ciò non ha comunque alimentato la speculazione su un possibile cambio della politica del FOMC.

È iniziata poco fa anche la conferenza stampa della BCE; la banca centrale europea è quasi certa di mantenere la politica monetaria allo stato attuale, sostenendo che i rischi derivanti da un ampliamento del conflitto commerciale globale non giustificano una deviazione dal suo piano di abbandonare delicatamente la sua politica monetaria di tassi zero degli ultimi anni.

Le partecipazioni di SPDR Gold Trust, il più grande fondo di scambio in oro a livello mondiale sono diminuite dello 0,29% a 800,20 tonnellate ieri. Tra gli altri metalli preziosi, l’argento è sceso dello 0,4% a $ 15,50 l’oncia, dopo aver toccato il massimo dal 17 luglio a $ 15,67 l’oncia.

Lasciate perdere l’oro, ora la corsa è al cobalto!

L’estrazione del cobalto non è mai avvenuta negli Stati Uniti in nessuna sorta di scala per decenni. Ma una manciata di compagnie minerarie stanno rivendicando miniere nei siti di Idaho, Montana e Alaska alla ricerca del minerale blu.

Sono esempi lampanti del crescente interesse per il cobalto, un componente chiave delle batterie agli ioni di litio che alimentano i dispositivi elettronici e le auto elettriche. In passato, la fornitura di cobalto dipendeva dai mercati del rame e del nichel, metalli più preziosi che vengono in genere estratti insieme al cobalto. Ma con i prezzi del cobalto in aumento e il consumo previsto in aumento tra l’8% e il 10% all’anno, il suo status di sottoprodotto ha iniziato a cambiare, dice George Heppel, analista senior presso la società di ricerca CRU Group a Londra.

Il consumo di cobalto dovrebbe superare le 122.000 tonnellate quest’anno, rispetto a circa 75.000 tonnellate nel 2011, secondo CRU. Il prezzo per libbra (la misura utilizzata per il cobalto) è salito sopra i $ 40 quest’anno, rispetto ai circa $ 20 all’inizio del 2011, e ora è di circa $ 32. Sebbene l’aumento della produzione possa contribuire a soddisfare la domanda nei prossimi anni, gli analisti sostengono che le carenze si manifestano entro il 2022.

Previsioni

Gli operatori di mercato guarderanno domani alla pubblicazione dei dati sulla salute dell’economia americana; fra questi molto importante sarà la rilevazione del Prodotto Interno Lordo del secondo trimestre del 2018. Questi dati daranno ai trader un idea chiara sulle prossime mosse della FED nell’ambito dell’aumento dei tassi di interesse. In tal senso domani dati al di sotto delle attese potrebbero portare a vendite estese di dollari americani, con conseguente salita dei prezzi di oro, argento e platino.

 

 

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

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