Il cambio euro dollaro riscende sotto 1,1600 dopo che il dollaro statunitense risale dai minimi, ma che mantiene intatto il suo tono ribassista più generale.
Il prezzo dell’euro dollaro mostra leggere pressioni ribassiste nella seduta europea di giovedì, scambiando sotto il livello chiave 1,1600. Il contesto di mercato resta poco direzionale, complice l’assenza di volumi negli Stati Uniti per la festività del Ringraziamento, che riduce la liquidità e tende a comprimere i movimenti del fiber. Allo stesso tempo, la fiducia dei consumatori dell’Eurozona è rimasta stabile a novembre, un dato che non ha influito in modo significativo sulle dinamiche della valuta unica.
Il sentiment sull’euro dollaro continua a essere guidato soprattutto dalle aspettative di politica monetaria statunitense. I dati macroeconomici rilasciati mercoledì hanno evidenziato un incremento superiore alle attese negli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti e un calo delle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione. Numeri solidi, ma che non hanno modificato la convinzione del mercato secondo cui la Federal Reserve si avvicina al prossimo taglio dei tassi già nella riunione di dicembre. Il mercato sconta ormai come altamente probabile una riduzione di 25 punti base, con ulteriori interventi previsti nel 2026.
Sul fronte europeo, i verbali della Banca Centrale Europea in uscita a breve rappresentano l’unico catalizzatore rilevante della giornata. Gli investitori valuteranno il tono del comitato riguardo ai rischi per la stabilità finanziaria, ai livelli di inflazione e alle prospettive future dei tassi. L’Eurozona continua, infatti, a mostrare una dinamica economica fragile: la fiducia dei consumatori è rimasta ferma a -14,2, mentre la fiducia industriale è scesa ulteriormente, riflettendo un sentiment prudente tra le imprese. Leggermente più positivo il comparto dei servizi, in miglioramento a 5,7, ma ancora lontano da un quadro di espansione solida.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1583, in ribasso dello 0,11% ed in un principio di correzione dopo la falsa rottura del livello chiave 1,1600. Una chiusura in negativo sotto 1,1600 spingerebbe gli orsi ad aumentare la loro pressione, con il livello annuale 1,1554 a rappresentare il target di breve termine, il cui superamento potrebbe spingere l’euro dollaro a ritestare il livello psicologico 1,1500.
D’altro canto, una chiusura sopra 1,1600 porterebbe probabilmente i tori a raggiungere il livello annuale 1,1655, il principale obiettivo LONG.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.