Il cambio euro dollaro estende i guadagni avvicinandosi sempre di più verso 1,1600, con le speranze di allentamento della FED che pesano sul dollaro statunitense.
Il prezzo dell’euro dollaro mantiene un’impostazione positiva nella sessione di mercoledì, consolidando i guadagni recenti pur restando intrappolato sotto il livello chiave 1,1600, in un contesto in cui la propensione al rischio e le aspettative più accomodanti sulla Federal Reserve continuano a limitare la forza del biglietto verde.
La fiducia migliorata sui mercati globali, favorita dalle speranze legate a un possibile accordo di pace tra Russia e Ucraina, sta offrendo un supporto di fondo all’euro dollaro, compensando l’impatto delle recenti preoccupazioni espresse dalla Banca Centrale Europea sulla stabilità finanziaria nell’Eurozona. Nonostante ciò, il quadro rimane fragile: i commenti della BCE sui rischi elevati per i mercati obbligazionari europei hanno temporaneamente frenato i rialzi della valuta unica, ma senza riuscire a invertire il trend moderatamente rialzista della seduta.
Sul fronte macroeconomico, i dati statunitensi pubblicati martedì hanno mostrato segnali misti. Le vendite al dettaglio sono cresciute meno del previsto, mentre l’Indice dei Prezzi della Produzione ha mostrato pressioni inflazionistiche stabili ma non preoccupanti. La fiducia dei consumatori del Conference Board, invece, è scesa ai minimi degli ultimi sei mesi. L’insieme di queste informazioni ha rafforzato le aspettative di un taglio dei tassi da parte della FED già nella riunione di dicembre, contribuendo all’indebolimento del dollaro statunitense e sostenendo di riflesso il fiber.
Nel frattempo, la diplomazia statunitense continua a muoversi sul fronte ucraino. Il presidente Trump ha confermato che il piano di pace è stato aggiornato con contributi da entrambe le parti e ha annunciato l’invio dell’inviato speciale Witkoff a Mosca la prossima settimana. Anche la risposta di Zelensky, definita “positiva e costruttiva”, ha migliorato il sentiment di mercato, favorendo gli asset più rischiosi a cui l’EURO tende spesso a correlarsi in fasi di risk-on.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1574, in rialzo dello 0,04% e in pieno tentativo da parte dei tori di consolidarsi sopra il livello annuale 1,1554; tuttavia, per avere il controllo totale della situazione, il cambio deve raggiungere e superare il livello chiave 1,1600. Solo da quel momento in poi l’euro dollaro potrebbe raggiungere l’obiettivo principale rappresentato dal livello annuale 1,1655.
Al ribasso, un pullback sotto il livello annuale 1,1554 potrebbe innescare un impulso ribassista che potrebbero portare gli orsi a raggiungere in breve tempo il livello psicologico 1,1500, il cui superamento potrebbe comportare un raggiungimento dell’area di swing LONG 1,1480.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.