Il cambio euro dollaro ha raggiunto il livello psicologico 1,1500, con gli indici PMI dell’Eurozona che hanno annientato il fragile tentativo di ripresa della valuta unica.
Il prezzo dell’euro dollaro estende la fase discendente per il quinto giorno consecutivo, scivolando fino a toccare nuovi minimi di due settimane poco sotto 1,1500 nelle prime ore europee. Al momento si attesta poco sotto 1,1520, dopo aver invertito il rimbalzo osservato a inizio seduta. Il fiber continua a risentire della combinazione tra dati deboli dall’Eurozona e crescente prudenza degli investitori in vista delle importanti pubblicazioni statunitensi previste nel corso della giornata.
La pressione sull’euro dollaro è aumentata subito dopo l’uscita dei PMI dell’Eurozona, che hanno mostrato un peggioramento del quadro economico più marcato rispetto alle attese. Il PMI manifatturiero è scivolato in territorio di contrazione a 49,7, mentre quello dei servizi è calato a 52,4, deludendo il consenso che prevedeva una lettura stabile. Anche la Germania ha pubblicato dati poco incoraggianti, il comparto manifatturiero è sceso a 48,4, mentre l’indice dei servizi è arretrato in modo significativo a 52,7, ben lontano dalle aspettative del mercato. Questi numeri confermano che la ripresa europea rimane fragile e che la crescita si sta nuovamente indebolendo dopo i segnali di miglioramento emersi nelle scorse settimane.
Sul fronte opposto, il dollaro statunitense mantiene una struttura solida, sostenuto dal progressivo ridimensionamento delle scommesse su un taglio dei tassi della Federal Reserve a dicembre. I verbali del FOMC pubblicati mercoledì hanno evidenziato un comitato spaccato e poco incline a un ulteriore allentamento monetario nel breve termine. Anche i dati NFP, pur mostrando una disoccupazione in leggero aumento, non hanno fornito un chiaro segnale che possa spostare significativamente l’equilibrio interno della FED. Questo ha permesso al biglietto verde di mantenersi tonico lungo tutta la settimana, scoraggiando qualsiasi recupero significativo del fiber.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1519, in ribasso dello 0,08% ed in pieno consolidamento della posizione al di sotto del livello annuale 1,1554. Come detto in diverse analisi, solo una chiusura sotto il livello psicologico 1,1500 darebbe il via alla vera estensione SHORT, con il livello annuale 1,1422 a rappresentare il principale obiettivo ribassista.
Un ritorno della pressione rialzista verrebbe visto solo a seguito dina decisa chiusura sopra il livello annuale 1,1554, con il livello chiave 1,1600 e il livello annuale 1,1655 fungere da target di breve termine LONG.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.