Il cambio euro dollaro si mantiene stabile poco sotto il livello chiave 1,0900, in una sessione povera di dati europei, esclusa Lagarde, ed in vista dei dati a medio impatto statunitensi.
Il prezzo dell’euro dollaro oscilla in un ristretto intervallo in quest’ultima sessione settimanale, continuando a debita distanza dal minimo di oltre un mese toccato nella giornata di mercoledì. I policy maker della Banca Centrale Europea hanno faticato a mandare un messaggio chiaro riguardo a se aumenteranno o abbasseranno i tassi di interesse, il che sta impedendo ai trader del fiber di piazzare scommesse direzionali.
Il presidente della Banca Centrale tedesca, Joachim Nagel, ha dichiarato lunedì che è troppo presto perché la BCE discuta di un taglio dei tassi di interesse poiché l’inflazione rimane elevata. Al contrario, il membro del Consiglio direttivo della BCE Tuomas Valimaki il giorno dopo ha dichiarato che considera possibile l’abbassamento dei tassi di interesse.
La diminuzione delle probabilità di un allentamento più aggressivo della politica da parte della Federal Reserve ha portato il rendimento obbligazionari USA a 10 anni al livello più alto in oltre cinque settimane, dando un certo sostegno al dollaro americano.
Detto ciò, i mercati ora stanno ancora scontando una probabilità del 51,9% di un taglio dei tassi della FED alla riunione di marzo. Questo, insieme a una performance stabile dei mercati azionari USA, ha limitato il rialzo del dollaro USA e fornendo un certo supporto all’euro dollaro.
Pertanto, sarà prudente attendere un movimento sostenuto in entrambe le direzioni prima di determinare la direzione a breve termine del cambio.
Ora gli operatori di mercato attendono con ansia gli ultimi dati macroeconomici statunitensi, in questo caso di medio impatto, per capire se ci saranno le condizioni per dare un po’ di slancio al fiber.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0877, in ribasso dello 0,02% e all’interno di una fase laterale per il terzo giorno consecutivo. Potrebbe essere iniziato una fase di accumulazione considerando il posizionamento sopra il livello annuale 1,0862, il quale per ben due volte consecutive si è difeso bene da un break-out short.
A questo punto è logico pensare che una chiusura sopra di esso permetterà ai tori di riprendersi la scena e cercare di iniziare un movimento rialzista, volto a raggiungere almeno il livello chiave 1,0900 e successivamente il livello annuale 1,0959. Viceversa, una chiusura sotto il livello annuale 1,0862 permetterà agli orsi di continuare a tenere le redini del gioco e mettere nel mirino il livello chiave 1,0800.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.