Nella sessione odierna l’euro dollaro continua a oscillare in un intervallo molto ristretto intorno a 1,0900. Si prevedono oscillazioni molto blande vista la festività del Giorno dell'Indipendenza degli Stati Uniti.
Si continua ad operare a basso regime e senza incidenti nei mercati finanziari in questa “speciale” sessione di martedì. Il prezzo dell’euro dollaro ha raggiunto il massimo giornaliero di 1,0916 ma attualmente viene scambiato poco al di sotto del livello chiave 1,0900, incapace di attrarre interesse speculativo. Il giorno di festa degli Stati Uniti sta esacerbando la quiete poiché i mercati USA rimarranno chiusi per l’osservanza del Giorno dell’Indipendenza.
Il calendario macroeconomico durante la sessione europea ha offerto poco di rilevante, con la Germania che ha pubblicato la bilancia commerciale del mese di maggio, la quale ha registrato un avanzo di 14,4 miliardi di euro, inferiore ai precedenti 18,4 miliardi di euro e anche al di sotto delle aspettative degli analisti (16,5 mld).
Nell’ultimo periodo si è visto sul fiber un dollaro americano più debole rispetto alla sua controparte. L’EURO, tuttavia, sembra che ultimamente sia uscito dal radar sia tra gli investitori asiatici che europei; per questo motivo l’andamento del cambio è molto debole e poco direzionale.
Gli investitori del cambio probabilmente manterranno l’attuale posizione attendista in vista di eventi macro più rilevanti, programmate per il resto della settimana.
Nella giornata di mercoledì verrà pubblicato la stima finale del PMI dei servizi delle principali economie, mentre l’Eurozona svelerà l’Indice dei Prezzi alla Produzione (indice IPP) del mese di maggio, previsto dagli analisti in calo dell’1,8% rispetto al mese precedente e dell’1,3% rispetto all’anno precedente.
Nel corso della giornata di giovedì, gli Stati Uniti pubblicheranno la variazione dell’occupazione non agricola (ADP) di giugno insieme ad altri dati relativi all’occupazione. In conclusione, la settimana chiuderà con il dato clou rappresentato dall’NFP.
Una settimana decisamente movimentata dalla controparte USD del fiber.
Le ultime tre sedute giornaliere del fiber sono state poco direzionali, con il grafico che mostra una chiara mancanza di interesse speculativo ma comunque si è lontani da un eventuale forte calo del cambio. Infatti, l’euro dollaro continua a svilupparsi nei pressi del livello chiave 1,0900 e probabilmente occorre attendere la chiusura settimanale a causa dei numerosi rilasci macro degli Stati Uniti.
Difatti, una chiusura sopra il livello annuale 1,0911 potrebbe dar vita ad un azione discretamente rialzista con di fronte ben 3 obiettivi di breve termine: la micro-resistenza 1,0950, il livello chiave 1,1000 e il livello annuale 1,1034. D’altro canto, una chiusura sotto 1,0900 darebbe il via alla continuazione della lieve correzione short in atto con due obiettivi di breve termine: la zona dei minimi di giugno a 1,0850 e il livello chiave 1,0800.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.