Il cambio euro dollaro cerca di creare le fondamenta necessaria per un consolidamento della propria posizione sopra il livello chiave 0,9900 sfruttando la fase di forte debolezza del dollaro americano.
Il prezzo dell’euro dollaro, come pronosticato nell’articolo precedente, ha mantenuto il proprio slancio rialzista dopo la chiusura in territorio positivo nella giornata di ieri lunedì 3 ottobre, riuscendo anche a chiudere sopra il livello annuale 0,9797. Dopo aver raggiunto 0,9900, ora il fiber potrebbe cercare l’allungo nel caso in cui i flussi di rischio continueranno a dominare il mercato, ma è potrebbe incontrare diverse resistenze fondamentali prima di raggiungere l’agognata parità di cambio.
Si sottolinea che un fattore determinante per il rialzo dell’euro dollaro è data dall’ampia pressione di vendita sul dollaro americano, soprattutto dopo la pubblicazione dei dati ISM manifatturiero, i quali hanno mostrato che l’attività imprenditoriale nel settore manifatturiero si è pericolosamente avvicinato al livello chiave 50, il quale segna il confine tra fase economica espansiva o recessiva.
Questo dato ha portato i mercati a iniziare a ridimensionare le scommesse di vedere una FED ancora fortemente aggressiva; secondo lo strumento FED Watch, la probabilità di un aumento di 75 punti base è del 58,5%, in diminuzione rispetto al 62,5% della settimana precedente.
In mattinata, il commissario europeo per la fiscalità Paolo Gentiloni e il commissario al mercato interno Thierry Breton hanno chiesto la creazione di un prestito congiunto dell’UE per far fronte alla crisi energetica. Inoltre, i due funzionari hanno anche suggerito che questo nuovo programma di prestito potrebbe essere basato sull’emissione di debito in maniera simile a quanto fatto durante la pandemia Covid-19.
Tuttavia, il ministro delle finanze tedesco Christian Lindner ha espresso la propria opposizione sostenendo che questo debito congiunto dell’UE non aiuterebbe a rafforzare la competitività dell’Eurozona a lungo termine. Ovviamente è troppo presto per dire che impatto potrebbe avrebbe una tale decisione sulle prospettive della Banca Centrale Europea, e sull’euro dollaro, ma è probabile che gli investitori vedono di buon occhio una risoluzione definitiva della crisi energetica.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 0,9884, in rialzo dello 0,61% e leggermente al di sotto della resistenza chiave 0,9900 ma in pieno movimento rialzista. È probabile che in questo momento i ribassisti stanno tentando di frenare la corsa rialzista ma probabilmente non durerà molto poiché il momentum dell’euro dollaro è decisamente rialzista.
Considerando l’attuale momentum, gli analisti ritengono che a breve il cambio potrebbe raggiungere il prossimo obiettivo rappresentato dal livello annuale 0,9988 ma occorre una chiusura a 4 ore sopra il livello chiave 0,9900.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.