Il cambio euro dollaro continua ad essere scambiato in territorio negativo dopo il rilascio dei dati sull’inflazione dell’Eurozona. I commenti delle ultime riunioni e dichiarazioni politiche della BCE non sono riusciti ad innescare la reazione rialzista.
Il prezzo dell’euro dollaro si sta lentamente ritirando dopo aver formato il massimo settimanale a 1,0691 registrato nella giornata di mercoledì e attualmente viene scambiato poco al di sopra del livello chiave 1,0600. Il dollaro americano sta iniziando a beneficiare delle crescenti preoccupazioni sulle pressioni inflazionistiche mondiali e sui potenziali effetti che potrebbero avere sulle future decisioni di politica monetaria.
L’EURO, d’altro canto, sta iniziando a risentire delle pressioni dei prezzi superiori alle attese. Nella giornata di oggi è stato rilasciato l’indice armonizzato dei prezzi al consumo dell’Eurozona, il quale è salito all’8,5% su base annua rispetto ad una previsione dell’8,2%, molto vicino al precedente dato all’8,6%.
Nell’ultimo periodo, i funzionari della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea hanno continuato a mantenere la propria retorica da falco. Il presidente della BCE Christine Lagarde, in una recente intervista televisiva, ha osservato che il calo dei prezzi non è stabile e che ridurre l’inflazione ci vorrà tempo. Inoltre, ha ribadito che l’ipotesi di un aumento del tasso di interesse di 50 punti base (0,50%) nella prossima riunione è ancora sul tavolo poiché l’inflazione è ancora troppo alta.
Dal lato della FED, il presidente della FED di Atlanta, Raphael Bostic, ha dichiarato che ritiene che il tasso ufficiale debba salire fino all’intervallo 5,00%-5,25% e rimanere questo livello fino al 2024.
Dal punto di vista del calendario economico, gli investitori attendono i dati ad alto impatto rappresentato dalle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione, dove gli analisti prevedono un leggero rialzo rispetto al mese precedente (195K vs 192k).
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0605, in ribasso dello 0,60%. Il grafico rende molto bene l’idea del forte ritorno dei ribassisti dopo che i rialzisti non sono riusciti a raggiungere il livello chiave 1,0700; tuttavia, prima di porsi al ribasso resta da vedere come chiuderà la settimana poiché da quel momento si potrà capire quale potrebbero essere i futuri movimenti degli investitori.
Nel breve termine, il fiber probabilmente tenterà di ritestare il micro-supporto 1,0572, il quale potrebbe fungere da base di partenza per permettere al cambio di cercare di riprendersi la scena rialzista, tentando di raggiungere in breve termine l’unico obiettivo al momento più facilmente raggiungibile rappresentato dal livello annuale 1,0746.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.