Il cambio euro dollaro si ritira dai massimi poco sopra 1,1800 e si avvicina al livello chiave 1,1700, mentre l’attenzione si sposta sulla politica monetaria della BCE.
Il prezzo dell’euro dollaro torna a correggere dai massimi di periodo dopo il rally che lo aveva spinto sopra quota 1,1800, livelli che non si vedevano da quasi tre mesi. Nelle ultime ore il fiber si è riportato in zona 1,1710, riflettendo un parziale recupero del dollaro statunitense e una fase di maggiore cautela da parte degli investitori, impegnati a ricalibrare le aspettative sulla politica monetaria della Federal Reserve.
Il movimento non nasce da un singolo dato, ma da un insieme di informazioni contrastanti provenienti dal mercato del lavoro statunitense. Le rilevazioni arretrate sul dato sulle buste paga non agricole hanno mostrato una forte contrazione dell’occupazione a ottobre, seguita da un rimbalzo superiore alle attese a novembre. Allo stesso tempo, il tasso di disoccupazione è salito al 4,6%, il livello più elevato degli ultimi quattro anni, mentre la crescita salariale ha continuato a rallentare. Questo mix di segnali rende complessa l’interpretazione dello stato reale del mercato del lavoro statunitense.
Va inoltre considerato che questi dati sono stati raccolti in un contesto anomalo, segnato dalla chiusura temporanea delle attività governative, elemento che potrebbe aver distorto sia la raccolta sia la qualità delle informazioni statistiche. Nonostante ciò, il messaggio di fondo rimane abbastanza chiaro: il mercato del lavoro statunitense non sta collassando, ma mostra segnali evidenti di stallo e perdita di dinamismo. È proprio questo scenario che continua a mantenere vive le aspettative di un taglio dei tassi da parte della FED nei primi mesi del 2026, con marzo che resta una delle finestre temporali più citate dagli operatori.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,1719, in ribasso dello 0,24% ed in pieno movimento correttivo ribassista dopo la falsa rottura del livello chiave 1,1800 e del livello annuale 1,1759. Il principale target di brevissimo termine è il livello chiave 1,1700, il cui superamento permetterebbe agli orsi di poter spingere l’euro dollaro verso il livello annuale 1,1655.
Al rialzo, i tori rientreranno probabilmente solo a seguito di una decisa chiusura sopra il livello annuale 1,1759, con il fiber che potrebbe raggiungere il livello chiave 1,1800, e tentare di consolidarsi intorno a tale livello per cercare di spingersi ulteriormente al rialzo e raggiungere la resistenza 1,1850.
Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico. È inoltre possibile seguire la nostra pagina Facebook per rimanere aggiornati sulle ultime notizie economiche e analisi tecniche.
Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.