L’euro dollaro riesce a mantenere la trazione rialzista e sopra il supporto chiave 1,0600 ma ancora non è riuscito a capitalizzare le ultime notizie fondamentali positive.
Sta ancora continuando la fase di consolidamento del prezzo dell’euro dollaro, scambiato al di sopra del supporto chiave 1,0600. Tuttavia, la volatilità continua a ridursi in vista delle vacanze di Natale e senza eventi ad alto impatto in vista. Il future del dollaro americano ha parzialmente beneficiato di una migliore percezione del rischio, dopo che la maggior parte degli indici mondiali è passato in territorio positivo. Allo stesso tempo, i rendimenti obbligazionari statunitensi rimangono stabili intorno alla chiusura della giornata precedente, con menzione speciale con il rendimento obbligazionario a 10 anni che rende oltre il 3,60%.
Dal punto di vista del calendario economico, la giornata di oggi ha mostrato il rapporto della GfK sul clima fra i consumatori tedeschi che ha riportato un dato superiore alla attese, migliorata a -37,8 a gennaio 2023 da -40,1 a gennaio 2020. Mentre dal lato degli Stati Uniti i primi dati pubblicati sono state le domande di mutuo per la settimana terminata il 16 dicembre, risultati in aumento dello 0,9%.
Alle 16.00 è calendarizzato il dato sulla fiducia dei consumatori degli Stati Uniti, il quale risulta l’unico dato che potrebbe creare qualche movimento sul fiber, ma occorre ricorda che gli eventi ad alto impatto per il resto dell’anno avranno un impatto minimo (per non consideralo minore) sul contesto macro, soprattutto dopo le ultime riunioni delle Banche Centrali della scorsa settimana.
Detto ciò, qualsiasi cambiamento significativo rispetto alle aspettative potrebbe comunque innescare qualche oscillazione del prezzo dell’euro dollaro, ma si tiene conto che la base fondamentale per la controparte EURO almeno nel breve/medio termine sarà una BCE con un atteggiamento da falco con l’obiettivo di ridurre le pressioni inflazionistiche all’interno dell’Eurozona.
Al momento della scrittura il prezzo dell’euro dollaro quota 1,0620, in leggero ribasso (-0,05%) ma in pieno mantenimento del momentum rialzista di breve/medio termine. è ben evidente che il livello annuale 1,0635 sia un osso molto duro e ogni giorno che passa, le probabilità per un rally di Natale diventa man mano sempre più basse; non è da escludere totalmente un principio di correzione, seppur con poche probabilità che accada.
A metà settimana, come anticipato, un rialzo importante diventa sempre più difficile così come anche gli obiettivi long diventano sempre più restrittivi; difatti, al momento è più probabile nel breve termine un raggiungimento del livello tondo 1,0700 che il raggiungimento della resistenza (e ultima zona di swing ribassista) 1,0740.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.