Gli Indici di Wall Street aprono dicembre in una fase di equilibrio delicato. Da un lato la stagionalità storicamente favorevole, dall’altro l’attesa per la riunione della Federal Reserve del 10 dicembre.
L’S&P 500 arriva a inizio dicembre dopo un rimbalzo particolarmente aggressivo dal minimo di novembre. Questo recupero ha riportato l’indice sopra la linea di tendenza rialzista tracciata dai minimi estivi, un elemento che dal lato della domanda mantiene intatto lo scenario di fondo costruttivo. La zona dei 6.780 punti, precedente area di resistenza, potrebbe ora trasformarsi in un supporto dinamico chiave da cui costruire un’eventuale nuova gamba rialzista.
La recente correzione può essere letta come una normale fase fisiologica. Qui il mercato ha preso fiato, ha accumulato ordini e si prepara ora a reagire alle prossime notizie macro, in particolare a quelle rinviate dallo shutdown governativo. Allo stesso tempo, però, gli orsi sono sempre pronti a reagire. Tuttavia, finché il supporto chiave dei 6.600 punti non viene chiaramente invalidata, con target i 6.400 punti, è realistico aspettarsi un comportamento più attendista da parte dell’indice, con qualche movimento LONG sporadico e i 6.900 punti sempre a portata di mano.
Il Dow Jones ha chiuso la seduta di lunedì in territorio negativo, ma il quadro di medio termine rimane complessivamente rialzista. Il livello annuale dei 46.949,99 punti continua a rappresentare una zona di interesse strategico, monitorata dagli operatori come possibile base di supporto in caso di nuovi affondi, e con il livello annuale dei 48.110,79 punti a fungere da principale obiettivo LONG.
Finché l’indice resterà sopra questo livello, lo scenario più probabile resta quello di una progressiva riattivazione della pressione rialzista, con obiettivo di ritorno verso il livello annuale menzionato prima. Un superamento pulito di questo livello aprirebbe spazio ad un’estensione verso il successivo livello annuale dei 49.048,97 punti.
Il Nasdaq resta il più sensibile tra gli Indici di Wall Street alle aspettative sulla politica monetaria. Le speranze di un taglio dei tassi da parte della FED continuano a sostenere il sentiment sul comparto tecnologico, con l’indice che guarda alla regione dei 26.000 punti come principale obiettivo rialzista in caso di superamento dei 25.500 punti.
Sul lato ribassista, una chiusura negativa sotto i 24.800 punti potrebbe portare ad un reingresso degli orsi, i quali cercheranno di raggiungere, e superare, il livello chiave dei 24.500 punti. In ottica di più ampio respiro, un veloce superamento del livello chiave dei 24.500 potrebbe portare il Nasdaq a ritestare il livello psicologico dei 24.000 punti, ultima zona di swing LONG.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.