I mercati azionari statunitensi hanno registrato movimenti positivi nonostante le sfide economiche e politiche globali, con gli indici di Wall Street che continuano a mantenere un tono rialzista.
Il Nasdaq ha registrato un notevole balzo in avanti lunedì, superando nettamente la resistenza dei 20.640,35 punti. Questo movimento ha spinto l’indice tecnologico a superare anche il massimo del 5 marzo, e la dinamica di mercato suggerisce che il rally potrebbe continuare, spingendo il Nasdaq verso la resistenza di fine febbraio, nella regione dei 21.200 punti.
L’oscillatore RSI a 65 segnala che ci potrebbe essere spazio per ulteriori impulsi positivi, e la tendenza al rialzo appare ben radicata, a meno che non intervenga un cambiamento significativo nel sentiment del mercato. La solidità di questa tendenza rialzista è supportata dal recupero dei principali indici di Wall Street, mentre gli investitori si allontanano dagli asset rifugio. Infatti, l’Oro ha visto un calo del 2,85% nel pre-mercato, mentre i rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi sono aumentati tra l’1% e il 2,5%, con gli investitori che preferiscono reinvestire in azioni statunitensi piuttosto che rifugiarsi nei beni considerati sicuri.
Per quanto riguarda il Dow Jones, il rally di lunedì, alimentato dalla forte riduzione dei dazi, ha portato l’indice sopra il livello annuale dei 42.036,47 punti, superando agilmente il massimo di inizio aprile. Questo segna il ritorno sopra il livello che non veniva superato così nettamente da diverso tempo, spingendo il Dow Jones a guardare con più ottimismo il rialzo.
Dopo aver toccato il fondo a circa 36.600 punti a seguito del crollo dovuto all’annuncio dei dazi il 2 aprile, l’indice ha recuperato quasi il 16%. Tuttavia, il Dow Jones è ancora distante circa il 6% dai massimi storici sopra i 45.000 punti, ma il continuo rally e la prospettiva di ulteriori guadagni sono ancora ben possibili, con il livello annuale dei 43.197,27 punti a fungere da principale obiettivo LONG.
L’indice S&P 500 ha recentemente infranto l’area di resistenza tra i livelli di 5.700 e 5.800 punti, che aveva fermato i rialzi in marzo e maggio, e portando all’ultima consistente gamba ribassista. La rottura di questa area di resistenza apre la strada a un potenziale allungamento del rally, con la previsione di un ulteriore movimento verso la resistenza successiva a 5.900 punti, ultimo grosso ostacolo prima di vedere l’indice raggiungere il livello psicologico dei 6.000 punti.
Un ritorno della pressione ribassista verrebbe visto a seguito di una decisa chiusura SHORT sotto i 5.800 punti, con il supporto chiave dei 5.700 punti a fungere da principale obiettivo.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.