Nella terza sessione settimanale l’euro dollaro cerca di recuperare le perdite avvicinandosi al livello chiave 1,0900 poco prima dall’apertura di Wall Street. Al centro dell’attenzione i dati sulle vendite al dettaglio degli Stati Uniti.
In attesa dell’apertura di Wall Street di oggi, il prezzo dell’euro dollaro cerca di risalire dopo aver subito durante la sessione europea una certa pressione ribassista che ha portato il cambio a toccare il minimo del 13 dicembre poco sotto il livello chiave 1,0862. Il membro del consiglio dei governatori della Federal Reserve, Christopher Waller, ha dichiarato nella sessione di martedì che la Banca Centrale statunitense non si affretterà a tagliare i tassi; una dichiarazione che ha portato una spinta ribassista sul fiber.
La riduzione delle scommesse su un taglio anticipato dei tassi di interesse da parte della FED, insieme all’escalation in Medio Oriente e ai dati macroeconomici cinesi piuttosto insignificanti, hanno temperato l’appetito degli investitori per gli asset più rischiosi. In maniera più specifica, i dati ufficiali rilasciati dall’Ufficio nazionale di statistica (NBS) cinese hanno mostrato che l’economia della nazione del dragone è cresciuta ad un tasso annuo del 5,2% nell’ultimo trimestre del 2023.
Le opinioni contrastanti sull’inflazione e sui tassi di interesse da parte dei funzionari della Banca Centrale Europea si sono rivelate essere un altro fattore che sta pesando sull’EURO, contribuendo al tono ribassista al fiber.
Inoltre, il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha dichiarato nella giornata di lunedì che è troppo presto che la Banca Centrale Europea discuta già di un taglio dei tassi di interesse poiché l’inflazione rimane elevata. Al contrario, il membro del Consiglio direttivo della BCE Tuomas Valimaki martedì ha segnalato la sua disponibilità a prendere in considerazione l’abbassamento dei tassi di interesse prima della maggior parte dei suoi colleghi.
Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0869, in ribasso dello 0,08% ma in una fase di rimbalzo dal livello annuale 1,0862, che, se confermato, potrebbe portare l’euro dollaro a tentare un’inversione di tendenza di breve termine che permetterebbe ai rialzisti del cambio di recuperare terreno, mettendo nel mirino i due obiettivi rappresentati dal livello chiave 1,0900 e il livello annuale 1,0959.
Viceversa, una chiusura giornaliera sotto il livello annuale 1,0862 potrebbe portare gli orsi ad aumentare le proprie posizioni sul fiber e mettere al tempo stesso il cambio in una situazione che potrebbe portarlo ad aggiornare i minimi annuali, con il primo target rappresentato dal supporto 1,0850, l’unico ostacolo con il livello chiave 1,0800.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.