L’Euro Dollaro Scende sotto 1,0900 con l’Aumento delle Tensioni Geopolitiche

Le persistenti tensioni in Medio Oriente hanno aumentato l’attrattività verso i beni e le valute rifugio, con il prezzo dell’euro dollaro che è scesa oltre il minimo del 14 dicembre sotto 1,0900 in un contesto di scarsa propensione al rischio mentre i ribelli Houthi sostenuti dall’Iran hanno minacciato di ritorsioni per gli attacchi aerei lanciati dagli  Stati Uniti e dal Regno Unito nello Yemen.

L’euro non riesce a rafforzarsi nonostante il funzionario della Banca Centrale Europea Joachim Nagel abbia respinto le aspettative del mercato di tagli anticipati dei tassi. Nagel ha affermato che è troppo presto per discutere di tagli ai tassi poiché l’inflazione è troppo elevata, con Robert Holzmann (presidente Banca Centrale austriaco) che si è opposto ai tagli dei tassi per l’intero anno, citando i rischi al rialzo per i prezzi dell’energia a causa dell’intensificarsi dei conflitti sulle spedizioni commerciali dal Mar Rosso.

Panoramica fondamentale del fiber

Dal lato europea, si prevede che il vacillante sviluppo economico dell’economia tedesca nel 2023, gravato dall’inflazione e dai venti contrari a livello globale, manterrà l’euro sotto stress. L’economia tedesca si è contratta dello 0,3% nel 2023 poiché i tassi di interesse della BCE più elevati si sono tradotti in condizioni finanziarie sfavorevoli.

Dal lato statunitense, il future del dollaro statunitense (indice DXY) è salito sopra 103,00 in un contesto di domanda positiva di beni rifugio. Guardando al futuro, gli investitori dell’euro dollaro ora attendono i dati mensili sulle vendite al dettaglio degli Stati Uniti per dicembre, che forniranno ulteriori indicazioni sui primi tagli dei tassi da parte della Federal Reserve.

Un calo dei dati sulle vendite al dettaglio consentirà ai funzionari della FED di sostenere tassi di interesse più elevati almeno per la prima metà di quest’anno.

Analisi Tecno-Grafica e previsioni euro dollaro

Al momento della scrittura il prezzo del fiber quota 1,0883, in ribasso dello 0,57% ed in via di confermare in maniera definitiva la ripresa del movimento ribassista dopo diversi giorni di lateralità. Manca veramente poco al raggiungimento del livello annuale 1,0862, che rappresenta il primo obiettivi di breve termine degli orsi, il cui superamento potrebbe rappresentare un deciso input per un’ulteriore estensione del movimento short e raggiungere il livello chiave 1,0800.

Al rialzo, un rimbalzo dal livello annuale 1,0862 permetterebbe ai tori di tirare il fiato e vedere probabile un tentativo prima di consolidarsi sopra 1,0900 e successivamente raggiungere il livello annuale 1,0959.

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