Il cambio euro dollaro ha superato quota 1,075 e potrebbe procedere al rialzo, dopo l'attuale rallentamento causato dall'assenza di dati macro di rilievo.
Nella cornice di un macrotrend di brevissimo termine, procede l’allungo del cambio euro dollaro sopra quota 1,075, sui massimi da quasi un mese.
L’andamento rialzista rimane comunque vulnerabile e particolarmente legato agli appuntamenti del calendario economico. Dati macro a sostegno dell’economia dell’Eurozona potranno influire in misura residuale sugli equilibri di breve termine, mentre l’ago della bilancia sarà mosso con maggior decisione dai market movers statunitensi.
Intanto, oggi al momento della scrittura, il cambio euro dollaro segna esattamente quota 1,0765, sostanzialmente stabile. L’indice del dollaro USA, invece, si trova a 105,08 punti.
In assenza di dati macro di rilievo, in queste ultime ore il cambio euro dollaro non sta proseguendo il suo uptrend, ma rimane piuttosto contenuto sopra 1,075.
Il rialzo è stato causato dai dati PMI europei, che hanno evidenziato una seria ripresa economica per l’Eurozona all’inizio del secondo trimestre del 2024. Rimangono però le pressioni inflazionistiche in tutte le principali economie europee.
Non si esclude che la fase di consolidamento sopra questo valore possa proseguire, per scongiurare nuovi ribassi e mantenere le quotazioni solide in vista di nuovi allunghi.
La ripresa sarà avvertita in caso di tentativi rialzisti sopra 1,077 e 1,078, dunque a stretta distanza dal target rialzista principale di 1,08.
Il superamento di questa resistenza, che conserva una spiccata connotazione psicologica, potrebbe avviare un rally in grado di riportare il Fiber non lontano dai massimi di un mese a 1,085 circa.
Il calendario economico di oggi si è aperto con la bilancia commerciale tedesca in calo rispetto alle previsioni. Si prosegue adesso con le vendite al dettaglio nell’Eurozona, che potranno senz’altro influire sugli equilibri odierni.
Dagli USA pochi dati di rilievo, se si esclude l’indice dell’ottimismo economico. In assenza di forti market movers statunitensi, è possibile che il cambio euro dollaro rimanga stabile intorno al target di 1,075.
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Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.