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EUR/USD, previsioni – La barricata a 1,16 resiste in vista del PMI dell’eurozona

Da:
Colin First
Aggiornato: Jun 22, 2018, 07:24 UTC

La nomina del governo italiano di due euroscettici a capo delle principali commissioni finanziarie ha riacceso le preoccupazioni sulle voci anti-euro nella terza economia della zona euro, voci che hanno impedito alla valuta comune di capitalizzare la debolezza del dollaro USA

EUR/USD, previsioni – La barricata a 1,16 resiste in vista del PMI dell’eurozona

L’euro si è mosso in direzione dei massimi settimanali in una fase in cui il dollaro sembra prendere un po’ di ossigeno. La coppia EUR/USD si muove in prossimità della chiusura di giovedì in vista della sessione di mercato europea di venerdì, nel corso della quale avremo una serie di dati di medio livello sul PMI, attesi a inizio giornata, i quali dovrebbero dare una scossa a questa conclusione di settimana. L’euro è riuscito a recuperare le perdite d’inizio settimana contro il dollaro Usa, tornando a muoversi in direzione dei massimi di martedì attorno a 1,1633. Giovedì il biglietto verde è arretrato in corrispondenza di una flessione dei rendimenti dei titoli del Tesoro, che ha spinto giù USD. Dai minimi, EUR/USD è risalita di oltre 100 pip toccando un picco a 1,1632, per poi effettuare un pullback e trovare supporto sopra 1,1600.

EUR/USD grafico orario

EUR/USD tiene duro

Il DXY ha raggiunto il massimo in un 1 anno, ma è stato nuovamente respinto da sopra 95,00 e sta per chiudere in ribasso, lontano dai massimi. Il movimento ribassista dal massimo potrebbe segnalare un massimo di breve termine che potrebbe portare una correzione, sostenendo il recupero di EUR / USD. Venerdì le azioni asiatiche sono scese ai minimi in sei mesi: ci sono segnali secondo i quali le battaglie commerciali degli Stati Uniti con la Cina e molti altri paesi stanno iniziando a intaccare i profitti delle imprese. Il peggioramento delle aspettative ha spinto giù i rendimenti dei titoli statunitensi e ha innescato prese di profitto nel dollaro. Il rendimento dei titoli del Tesoro decennale degli Stati Uniti è sceso al 2,91% dal massimo di giovedì pari al 2,95% e il suo massimo di tre settimane del 3,01% toccato mercoledì della scorsa settimana.

Inoltre, giovedì la nomina del governo italiano di due euroscettici a capo delle principali commissioni finanziarie ha riacceso le preoccupazioni sulle voci anti-euro nella terza economia della zona euro, voci che hanno impedito alla valuta comune di capitalizzare la debolezza del dollaro USA, limitando così il momentum dell’euro al di sotto degli 1,150. Venerdì sono attesi i dati Markit sul PMI per l’Eurozona, iniziando dalla Francia con il PMI Markit Composite previsto previsto a 54,2, in linea con la precedente lettura. I dati importanti della giornata saranno il  PMI tedesco ed europeo, con la previsione del PMI composito Markit tedesca a 53,4, contro il precedente 53,4, mentre il PMI composito dell’UE dovrebbe scendere leggermente, con una previsione di 53,9 rispetto alla precedente lettura di 54,1. La prossima settimana avremo il prossimo ciclo di dati sull’indice dei prezzi al consumo (IPC) per l’Unione europea; i trader europei non vedranno l’ora di leggere i dati, fermi l’ultima volta all’1,9% ad aprile. Il supporto e la resistenza previsti per la coppia sono rispettivamente a 1,1550 / 1,1510 e 1,1645 / 1,1680.

Sull'Autore

Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di  FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.

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