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EUR/USD netto calo: la BCE decide infatti di lasciare i tassi d’interesse invariati

Da:
Colin First
Aggiornato: Apr 27, 2018, 07:38 UTC

La pubblicazione dei dati sul Pil degli USA per il primo trimestre 2018 è un evento di mercato di prima importanza e ha un impatto considerevole sulla coppia EUR/USD

EUR/USD netto calo: la BCE decide infatti di lasciare i tassi d’interesse invariati

EUR/USD ha continuato a scendere con passo costante nel corso della sessione di chiusura della settimana. Abbiamo infatti assistito al netto calo in seguito all’annuncio della tanto attesa riunione di politica monetaria della BCE, dove si è deciso di mantenere invariati tassi di interesse e valutazione dell’attuale quadro economico, in linea con le aspettative. Il tono della conferenza stampa e del “domanda e risposta” è stato orientato alla prudenza alla preoccupazione per la recente rallentamento, nonostante la confermata fiducia nel raggiungimento degli obiettivi.

EURUSD grafico orario

EUR/USD rompe in ribasso

Il presidente Draghi ha ribadito il suo invito alla pazienza ed è apparso favorevole a una politica orientata alla pazienza, prudenza a persistenza. La coppia EUR/USD è salita fino a 1,2210 dopo il breve annuncio ma è poi calata vistosamente in risposta alla conferenza stampa di draghi, raggiungendo 1,2096, ai minimi dall’inizio dal 12 gennaio. La BCE non ha nessuna intenzione di imprimere una nuova direzione all’euro in questa fase di debolezza e incertezza.

La pubblicazione dei dati sul Pil degli USA per il primo trimestre 2018 è un evento di mercato di prima importanza e ha un impatto considerevole sulla coppia EUR/USD. Probabilmente, come spesso accade, nel primo trimestre dell’anno l’economia statunitense ha subito un rallentamento. Il tasso di crescita annuo sarà del 2,3% dopo il 2,9% del quarto trimestre 2017 e i valori superiori al 3% del secondo e terzo trimestre. I dati vanno sostegno della decisione della Fed. Secondo alcuni analisti i risultati offrono delle opportunità di trading su ambo i versanti in corrispondenza di quest’evento.

La notizia potrebbe provocare un certo trambusto nei mercati in giornata ora che ci avviciniamo alla chiusura della settimana; molti investitori se non attesa dei dati sul reddito personale e sulla spesa personale che usciranno lunedì negli Stati Uniti, con il dollaro che continua a salire per tutta la settimana. Il livello successivo da tenere d’occhio è 1,2090, il picco del 2017. Più sotto abbiamo la soglia psicologica dei $ 1,2000, che costituirà una barriera significativa. Ancora più in basso abbiano 1,1920, minimo intermedio prima che la coppia schizzasse in alto a inizio anno. Sul fronte rialzista, abbiamo il minimo del 1 marzo a $ 1,2155 che funge ora da resistenza, seguito da $ 1,2210 $ 1,2240, entrambi minimi della ultime settimane.

Sull'Autore

Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di  FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.

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