Il prezzo di Ethereum (ETH) ha chiuso la seconda settimana consecutiva in verde, anche se in leggero arretramento rispetto al massimo settimanale. Al momento della stesura, ETH quota 1.830 USD e resta ancora distante dai principali livelli di resistenza, incluso quello psicologico dei 2.000 USD.
Il mese di aprile, per ETH, si è chiuso in un leggero negativo, con un -1,64%, mentre nei primi giorni di maggio il token sta segnando un timido rimbalzo del +1,90%. Tuttavia, lo scenario cambia drasticamente se si osserva la performance da inizio 2025: Ethereum è ancora in calo del -45%.
Sebbene la debolezza sia diffusa sull’intero mercato crypto da inizio anno, Ethereum si distingue negativamente. Analizzando le performance delle prime 20 criptovalute per capitalizzazione, ETH risulta la peggiore, seguita solo da Dogecoin, che registra un -44%.
Se i dati di prezzo e di performance di ETH sono piuttosto deludenti, si può comunque osservare qualche segnale parzialmente incoraggiante sul grafico weekly. Analizzando l’andamento degli ultimi 12 mesi, si nota un movimento in swing, con una netta prevalenza delle gambe ribassiste.
Dal massimo di 4.095 USD di marzo 2024 è seguita una fase discendente, che ha portato Ethereum a toccare un minimo di 2.100 USD lo scorso agosto. Da quel punto è partito un rimbalzo culminato a dicembre con un nuovo massimo relativo a 4.108 USD, seguito però da un’ulteriore correzione.
Nel 2025, la fase ribassista è proseguita: a marzo, ETH ha rotto il supporto chiave a 2.100 USD, testato più volte in precedenza. In aprile, Ethereum ha segnato un minimo a 1.385 USD, da cui è in atto un tentativo di rimbalzo.
Passando al grafico daily, è possibile osservare meglio questa fase. Dal minimo a 1.385 USD, il prezzo è in recupero da circa tre settimane. Per confermare una ripresa più strutturata, ETH dovrà superare la prima resistenza chiave a 1.950 USD. In caso di breakout, il prossimo obiettivo tecnico è situato verso la resistenza principale a 2.130 USD.
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