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Le azioni statunitensi sono schizzate in alto lunedì, spinte da un rinnovato ottimismo dopo che USA e Cina hanno concordato di ridurre le tariffe per 90 giorni a seguito di negoziati di alto livello in Svizzera.
Il Dow Jones Industrial Average ha registrato un’impennata di 953 punti, pari al 2,3%, recuperando quasi tutte le perdite recenti. L’S&P 500 è salito del 2,6% e il Nasdaq Composite del 3,5%, con tutti e tre gli indici in procinto di segnare i maggiori guadagni giornalieri dal primo aprile.
Il rally è stato innescato dalla notizia che Washington e Pechino hanno concordato di abbassare le tariffe reciproche del 115%. Le tariffe statunitensi sui prodotti cinesi sono scese dal 145% al 30%, mentre la Cina ha ridotto i dazi sulle importazioni statunitensi dal 125% al 10%. Il Segretario del Tesoro, Scott Bessent, ha definito i colloqui “molto produttivi” e ha indicato che sono in programma ulteriori discussioni.
I colossi industriali e i titoli sensibili alle tariffe hanno spinto il Dow in rialzo. Caterpillar è salito del 4,7%, Boeing ha guadagnato l’1,6% e 3M ha avanzato di quasi il 5%. Apple ha registrato un’impennata del 5,3% a seguito di notizie su un possibile aumento dei prezzi dell’iPhone, mentre giganti tecnologici come Microsoft e Salesforce sono anch’essi cresciuti. Coca-Cola e McDonald’s sono stati tra i pochi titoli in ritardo, in calo rispettivamente dell’1,9% e dell’1,4%.
I titoli del settore dei semiconduttori hanno registrato performance eccezionali, con l’iShares Semiconductor ETF (SOXX) che è schizzato oltre il 6%. Nvidia è salito del 5%, On Semiconductor ha registrato un’impennata del 9% e Dell ha guadagnato il 7%. Il settore tecnologico più ampio ha visto Amazon e Tesla registrare ciascuno guadagni superiori al 7%, mentre l’impennata di Apple ha contribuito a spingere l’S&P 500 oltre la sua media mobile a 200 giorni per la prima volta da marzo.
Il petrolio greggio ha anche registrato una ripresa marcata, con il greggio USA in aumento del 3,4% a 63,10 dollari al barile e il Brent in crescita del 3,2% a 65,97 dollari. Gli operatori scommettono che la de-escalation tariffaria ravviverà la domanda economica globale, in particolare nel settore industriale ad alto consumo energetico.
Il componente del Dow, Chevron, è salito dell’1,6%, contribuendo all’impulso del settore, mentre le speranze di una ripresa sostenuta della domanda hanno rafforzato il sentiment. Tale ripresa arriva dopo che i prezzi del petrolio avevano toccato minimi quadriennali all’inizio del mese a causa di timori di recessione globale e dell’aumento della produzione OPEC+.
Nonostante la forte seduta, diversi analisti hanno avvertito che i rischi legati al commercio rimangono. Mentre il Presidente Trump ha accennato a un accordo più ampio e ha lodato l’impegno della Cina nell’aprire i suoi mercati, il periodo di 90 giorni implica che la politica tariffaria potrebbe nuovamente rappresentare un vento contrario. Il mercato attende anche ulteriori chiarimenti da parte dei funzionari della Federal Reserve, inclusa la dichiarazione del presidente Jerome Powell. Gli operatori stanno scommettendo su due tagli dei tassi entro la fine dell’anno, con il primo probabile a settembre.
Gli utili di Walmart e ulteriori colloqui con la Cina restano punti di attenzione fondamentali. Per ora, gli operatori stanno accogliendo con favore questo sollievo, ma la strada avanti potrebbe rimanere irregolare.
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James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.