Per il quinto giorno consecutivo il cambio euro dollaro si deprezza, colpito duramente dall'accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea.
Il prezzo dell’euro dollaro rimane sotto pressione, pur avendo mostrato un modesto rimbalzo dai minimi plurisettimanali toccati in apertura della sessione europea. Dopo aver perso l’1,30% la giornata precedente, il fiber sta consolidando il deprezzamento scambiando sotto 1,1500, penalizzato dalla pubblicazione dei dettagli dell’accordo commerciale tra Stati Uniti e Unione Europea, considerato largamente penalizzante per le economie del blocco europeo.
L’accordo firmato da Washington e Bruxelles ha scatenato forti critiche da parte di diversi governi europei. Il primo ministro francese ha parlato apertamente di “sottomissione”, mentre il cancelliere tedesco ha avvertito che l’intesa potrebbe causare un “danno sostanziale” all’economia tedesca. In sintesi, non si tratta dell’accordo ambizioso e paritario che l’Europa auspicava.
La reazione dei mercati non si è fatta attendere: l’euro dollaro è rimasto schiacciato sotto la pressione combinata di un accordo commerciale sfavorevole e di un dollaro statunitense rafforzato dal contesto macroeconomico interno. L’impegno dell’Eurozona a investire 600 miliardi di euro negli Stati Uniti e ad acquistare 750 miliardi di euro di gas rischia di provocare un deflusso di capitali significativo, indebolendo ulteriormente la valuta unica.
Dall’altra parte dell’Atlantico, il dollaro statunitense continua a beneficiare di dati macroeconomici positivi e della percezione di una FED ancora prudente. Il mercato del lavoro americano si conferma robusto: le richieste di sussidi di disoccupazione sono in calo e la fiducia dei consumatori è attesa in miglioramento. Le stime per il Rapporto sulla fiducia dei consumatori parlano di un passaggio da 93,0 a 95,0, segnale di un sentiment in consolidamento. Inoltre, sono attesi anche i dati sulle offerte di lavoro JOLTs, con una lieve flessione prevista a 7,55 milioni (da 7,769 milioni), comunque su livelli coerenti con un mercato occupazionale in salute.
Attualmente il cambio euro dollaro quota 1,1531, in calo dello 0,49%, e sta cercando di effettuare un breakout ribassista del livello annuale di 1,1554. Qualora la rottura venisse confermata, i venditori potrebbero acquisire ulteriore slancio, puntando prima al livello psicologico di 1,1500 e successivamente all’importante supporto annuale situato a 1,1422.
Al contrario, un falso breakout al di sotto di 1,1554 potrebbe offrire ai compratori l’opportunità di riprendere il controllo, provando a invertire la pressione ribassista. In tal caso, i livelli chiave da monitorare al rialzo sarebbero 1,1600 e, in estensione, il livello annuale di 1,1655.
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Consulente Finanziario Indipendente, laureato in Scienze Economiche e specializzato in Corporate Finance e Value Investing. Esperto in analisi tecno-grafica e fondamentale dei mercati, supporta gli investitori nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari attraverso una sana pianificazione basata sul valore reale dell'economia.